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Trevi, agevolazioni fino all’80% per rinnovare gli uliveti

Venerdì 15 giugno alle ore 17.30 presso Villa Fabri si svolgerà un’assemblea pubblica organizzata dalla coalizione di centro-sinistra “Noi per Trevi” per illustrare il bando pubblico della Regione Umbria, che prevede l’erogazione di finanziamenti a fondo perduto per la realizzazione ex novo e il ripristino di elementi del paesaggio di importanza ecologica, quali muretti a secco, siepi, alberature, boschetti, ecc. All’incontro interverrà l’assessore regionale all’agricoltura Fernanda Cecchini.
L’iniziativa – afferma Bernardino Sperandio – è rivolta a tutti i produttori olivicoli della fascia collinare di Trevi, proprietari o conduttori di uliveti ed ha l’obiettivo di portare a conoscenza degli operatori del settore le grandi opportunità offerte dal bando regionale del Piano di Sviluppo Rurale e condividere ipotesi progettuali di sistemazione e valorizzazione del paesaggio ulivato, anche realizzando forme associative fra i soggetti coinvolti. Grazie a questo bando i produttori olivicoli potranno ottenere agevolazioni fino all’80% a fondo perduto per migliorare alcuni elementi del paesaggio, tra cui i muretti a secco in pietra a sostegno dei terrazzamenti, che rappresentano uno dei tratti identitari del nostro territorio, oltre a svolgere un ruolo fondamentale per l’assetto idrogeologico dei terreni. Queste sistemazioni – prosegue Sperandio – si sono tramandate fino ad oggi grazie alla cura costante degli agricoltori consapevoli del fatto che la produttività dei terreni collinari dipendesse in larga parte da una gestione accurata delle acque e del suolo. Oggi, però non sono molti i terrazzamenti e i muretti superstiti rimasti e ciò testimonia un certo degrado diffuso. Per i proprietari degli uliveti l’emanazione di questo bando rappresenta una grande opportunità per tutelare il nostro paesaggio e valorizzare uno dei prodotti di eccellenza del territorio, l’olio extravergine di oliva. Inoltre – conclude Sperandio –la valorizzazione del paesaggio ulivato può e deve rappresentare un elemento di promozione turistica, in quanto capace di creare un legame inscindibile tra le nostre eccellenze agroalimentari e la bellezza dei luoghi di produzione, che, sempre più, rappresentano forti elementi di attrattività turistica locale.