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Trestina saluta Margherita Peccati, vittima della strage di Palazzo Broletto – Le immagini del funerale

Sara Minciaroni

“Margherita grazie per la tua lezione di vita” con queste parole il Vescovo Domenico Cancian riassume la figura di Margherita Peccati, la donna che insieme alla collega Daniela Crispolti è stata barbaramente uccisa sul posto di lavoro dai proiettili sparati dalla pistola di Andrea Zampi. I funerali si sono tenuti oggi pomeriggio nel Santuario di Canoscio a Trestina concelebrati dall'alto prelato con i parroci delle comunità di Umbertide e Trestina.
Un dolore composto, di una dignità che nella stessa omelia è stata sottolineata. Il marito Giovanni, il figlio Paolo, la sorella Giovanna, seduti a fianco al feretro, ma soprattutto la madre Anna, 85 anni che mai avrebbe potuto immaginare di presenziare ai funerali della propria figlia.
Anche oggi, come ieri ai funerali di Daniela Peccati, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato un cuscino di fiori che nel Santuario è entrato portato da due carabinieri in alta uniforme come espressamente richiesto dal Quirinale.
Le istituzioni si sono sedute sul lato destro della navata, presenti la presidente Catiuscia Marini, il prefetto Vincenzo Cardellicchio, il sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta, in rappresentanza della Provincia l'assessore Domenico Caprini, per la Regione Carla Casciari, Fabrizio Bracco, Silvano Rometti, Franco Tomassoni, Stefano Vinti, Fernanda Cecchini, per il Comune di Perugia il vice sindaco Nilo Arcudi. Presenti anche le massime cariche locali dell'Arma dei carabinieri.
“Perché proprio Margherita, che male aveva fatto? Son questi gli interrogativi che ora ci angosciano, ma è la fede che dovrà dare le risposte”, il Vescovo nella sua omelia raccoglie il sentimento che ha sconvolto tutta la comunità dell'Umbria e non solo, ma cerca di dare un messaggio di speranza “Margherita perdona l'assurda violenza e intercedi perché anche i tuoi cari abbiano la grazia di approfondire quella serenità che stanno dimostrando”.
Al termine della funzione il feretro, coperto da un fascio di rose rosso porpora, ultimo abbraccio del figlio e del marito, viene portato a spalla fuori dalla chiesa e per tutto il sagrato fino al mezzo che lo condurrà al vicino cimitero per la sepoltura. Ad accompagnarlo il corteo guidato dai familiari e preceduto dai militari in alta uniforme. Lo scroscio degli applausi rompe il silenzio. Oggi è stato il giorno del dolore.

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foto di Sara Cipriani

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