Categorie: Cronaca Perugia

Tre rapine in quattro mesi / I dipendenti del Cup dichiarano lo stato di agitazione / “Ora basta”

“E siamo a tre. La rapina fatta al Cup di via del Giochetto, sabato 11 ottobre, è l’ultima in ordine cronologico dopo quelle del 17 luglio e del 29 agosto scorsi”. Inzia così la lettera a firma Stefania Cardinali (Filcams Cgil Perugia), Valerio Natili (Fisascat Cisl Perugia), Mariolina Luchetti (Uiltucs Uil Perugia) con la quale viene proclamato lo stato di agitazione degli operatori del Cup di Perugia.

“Questa situazione è a dir poco scandalosa e denota una chiara sottovalutzione della salvaguardia della salute e dell’incolumità stessa degli operatori, oltre alla più totale noncuranza da parte delle stazioni appaltanti e della WebRed Servizi stessa. Come organizzazioni sindacali a fronte di un confronto avuto con la Web Red Servizi dopo le due precedenti rapine, avevamo richiesto uno schermaggio dei Cup a rischio per gli operatori: vuoi per sportelli isolati, come quello in via del Giochetto, vuoi per locazioni soggette ad alto rischio di micro criminalità nella città, vuoi per sportelli in cui gli operatori prestano il loro lavoro in modo completamento isolato.

Avevamo anche convenuto che non poteva essere il mero cambio di orario, che tenesse conto della chiusura dello sportello all’imbrunire, a fare da deterrente per atti vandalici e rapine. La soluzione non poteva e non può essere questa, visto che la riduzione dell’orario dello sportello provoca solo ed esclusivamente un disagio agli utenti e non disturba sicuramente eventuali malintenzionati, che, come l’ultima rapina di sabato scorso dimostra, non si fanno scrupoli neanche alla luce del sole.

Per questi motivi ed a tutela e salvaguardia dei lavoratori tutti, siamo a dichiarare lo stato di agitazione e qualora non verranno prese tutte le misure atte a mettere in sicurezza tutti gli operatori dei Cup nel più breve tempo possibile, ci riserveremo, dopo assemblea con i lavoratori, di prendere tutte le iniziative che riterremo opportune”.