Città di Castello

Torrente Vertola, ecco la “cassa di espansione” per ridurre rischio allagamenti

Sono terminati nelle scorse settimane, a San Giustino, i lavori del primo stralcio per la messa in sicurezza dell’abitato e della zona industriale e artigianale del capoluogo. Questo primo intervento ha visto la realizzazione della “cassa di espansione sul torrente Vertola, una sorta di “diga artificiale” che riesce a contenere acqua in caso di piena senza andare a causare problemi a valle con ipotetici allagamenti, e la ripulitura degli argini del corso d’acqua fino all’immissione nel fiume Tevere.

Tutto ciò è stato possibile grazie al finanziamento di 1 milione e 300 mila euro erogato dalla Regione Umbria, attraverso la direzione regionale governo del territorio e paesaggio servizio risorse idriche e rischio idraulico, derivanti in parte da fondi del PAR FSC 2007-2013 (circa 700 mila euro) e dal finanziamento della legge 191/2009. I lavori sono stati aggiudicati per un importo di 842.918 euro, comprensivi di oneri della sicurezza e manodopera al netto del ribasso d’asta del 17,11% oltre Iva.

Prima dell’inizio dei lavori è stata eseguita una fase preliminare, che ha permesso di individuare le criticità idrauliche lungo tutto il corso d’acqua, progettando di conseguenza tutti gli interventi necessari per la messa in sicurezza delle zona industriale e artigianale a sud del centro abitato di San Giustino. Uno studio meticoloso con proiezioni anche future della portata dello stesso torrente Vertola. In base alla modellazione eseguita, infatti, i tecnici hanno evidenziato che le maggiori criticità si manifestavano nel tratto a valle della linea ferroviaria, poiché il torrente è risultato in più punti anche al dì sopra del piano di campagna. E proprio qui è stata realizzata la cassa di espansione.

Si tratta di un primo intervento di un progetto più ampio, un lavoro complesso dal punto di vista realizzativo, ma estremamente necessario per la messa in sicurezza del Torrente che attraversa il capoluogo – commenta l’assessore ai Lavori pubblici Massimiliano Manfroni – e se vogliamo realizzato in tempi abbastanza celeri. Siamo soddisfatti perché è un’importante messa in sicurezza che abbassa il rischio idraulico nel nostro territorio e nell’area industriale a sud del capoluogo. Con l’opera sono stati eseguiti pure una serie di azioni di ripulitura della vegetazione sul tratto che porta all’immissione nel Tevere, una vera e propria manutenzione straordinaria che si unisce con l’intervento di ripulitura degli argini eseguiti nei mesi scorsi nel tratto interno al centro cittadino”.