Cronaca

Terremoto, Terni accoglie 100 persone di Norcia | Verifiche su 500 edifici, scuole sicure

Dopo il violento terremoto che ha colpito nei giorni scorsi il centro Italia, anche a Terni si fa un punto della situazione. La città è stata ‘risparmiata’ dalla furia distruttrice del sisma e, dopo una prima fase di emergenza e paura, è ora necessario riportare un po’ di ordine. Per questo, l’assessore Stefano Bucari ha convocato questa mattina una conferenza stampa per fare un quadro della situazione che possa aiutare i cittadini a gestire al meglio la situazione dopo le prime ore di paura.

Dai controlli effettuati dai tecnici comunali e dalla Protezione civile, non si è registrata nessuna particolare criticità nel territorio comunale e, una volta effettuate tutte le verifiche del caso, è il momento di pensare all’accoglienza e al sostegno della popolazioni più duramente colpite dal terremoto.

Terni è infatti pronta a ospitare 100 persone provenienti dalle zone vicino Norcia che verranno accolte nelle strutture ricettive della città. Si tratta di famiglie con anziani e bambini, alle quali mancano beni di prima necessità, come effetti per l’igiene personale e capi di abbigliamento.

Per questo, il centro di raccolta della Protezione Civile di Via Luigi Casale, aperto per la raccolta di emergenza dopo il terremoto del 24 agosto ad Amatrice rimarrà operativo per consentire ai cittadini di aiutare i terremotati con beni di prima necessità. Si raccomanda, infatti, di passare per i canali istituzionali di raccolta, per consentire a operatori qualificati di smistare nel modo più opportuno possibile, i beni alle persone più bisognose. A questo proposito, l’assessore Stefano Bucari ha rivolto un ringraziamento speciale ai cittadini ternani che: “hanno sempre dimostrato grande sensibilità, generosità e senso di accoglienza nei confronti delle popolazioni colpite dai terremoti”.

Alle cento persone, si aggiungono 12 anziani con disabilità che hanno dovuto abbandonare il ricovero di Cascia, dichiarato inagibile, trasferiti al centro geriatrico di Terni, dove troveranno assistenza e personale qualificato che possa provvedere alla loro cura.

“In tutto – spiega Bucari – sono 500 le strutture da controllare, 150 pubbliche e 350 private. La precedenza è stata data agli edifici pubblici, con particolare attenzione alle scuole grazie all’impegno di 46 tecnici comunali tra ingegneri, architetti e geometri che ringrazio per la velocità e la solerzia con le quali hanno svolto il loro dovere”.

Con una delibera di giunta del 3 novembre 2016, è stato deciso di conferire ‘poteri straordinari’ alll’ingegnere Renato Pierdonati, responsabile della Protezione Civile, per reperire tutto il personale necessario per affrontare la fase di emergenza e post emergenza e, la prossima settimana, sarà approvata un’ulteriore delibera di giunta su “La Giusta Scuola”, cioè una proposta di bando per una sponsorizzazione privata delle scuole sulla manutenzione ordinaria.

“Dal punto di vista strutturale – prosegue l’assessore – non abbiamo registrato particolari criticità nelle scuole e, per quanto riguarda la palestra della scuola Oberdan, già messa alla prova da fattori non direttamente legati al sisma come un non perfetto sistema dello smaltimento acque, è stata temporaneamente chiusa per consentire all’amministrazione di intervenire per la messa in sicurezza.
Rassicuro anche sulla tenuta della scuola di Gabelletta, già oggetto di importanti interventi strutturali dopo il sisma del 1997, mentre siamo già intervenuti sulla scuola del “Breccaiolo” con adeguamento antisismico, stessi intervento al quale saranno sottoposte le scuole materne di Cardeto, la “Carducci” e il “Donatelli”. Inoltre, il prossimo anno, interverremo per un adeguamento della scuola “Matteotti”, grazie al finanziamento ottenuto dal Governo di 2milioni e 800mila euro”.

Per quanto riguarda le Chiese, dopo una prima verifica dei tecnici comunali, probabilmente la gestione dei controlli passerà a quelli della Sovrintendenza.


La questione degli adeguamenti sismici è tecnicamente abbastanza complessa, ma cercheremo di semplificare la questione. Sostanzialmente esistono 3 tipi di interventi: la riparazione, il miglioramento e l’adeguamento completo. Dopo il sisma del 1997 si sono effettuate per lo più semplici riparazioni sugli edifici colpiti dal sisma. Con il passare del tempo e l’aumento delle intensità dei sismi si è poi passati a un miglioramento che si basa su un calcolo matematico informatico abbastanza complesso. In pratica si mette in proporzione il dato dell’accelerazione del sisma con l’accelerazione di gravità terrestre, calcolata su base statistica. A Terni si registra un’accelerazione di 0,125 metri/secondo, pertanto tutti i miglioramenti vengono effettuati tenendo conto dei risultati di questa proporzione, in previsione di una resistenza che arrivi al 60-70%.

Per quanto riguarda l’adeguamento completo, questa percentuale si avvicina sempre di più al 100%, tendenza che deve tener conto delle molteplici variabili con le quali bisogna confrontarsi quando si registra un evento sismico.