Cronaca

Terremoto a Palazzo Spada, ecco i filoni di inchiesta | ‘Parlano’ le difese degli indagati

Nonostante il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, abbia escluso le dimissioni, la maxi inchiesta della Procura di Terni che ha portato all’esecuzione di 16 avvisi di garanzia per associazione a delinquere, turbativa d’asta e falso ideologico nei confronti degli assessori al Bilancio, Vittorio Piacenti D’Ubaldi, ai Lavori Pubblici, Stefano Bucari, al dirigente dei Lavori Pubblici Federico Nannurelli, il presidente della cooperativa Actl, Sandro Corsi, e altre 12 persone tra dirigenti comunali, di cooperative e funzionari comunali, sta scuotendo i piani alti di Palazzo Spada.

Un mole ingente di documenti è stata raccolta dai 120 uomini della Questura di Terni e della Guardia di Finanza, in 30 perquisizioni di uffici e abitazioni private per far luce sul sistema di assegnazione di bandi pubblici che il comune di Terni ha operato negli ultimi tempi. Perquisiti gli uffici comunali di Palazzo Spada, i nuovi locali comunali del ‘pentagono’ di Corso del Popolo, sequestrati pc, documenti cartacei, server, agende e altro materiale che ora è al vaglio degli inquirenti che indagano su alcuni settori specifici: la gestione del verde pubblico, la Cascata delle Marmore, delle manutenzioni al cimitero, di Terni Reti e delle mense scolastiche.

Per quanto riguarda la posizioni del dirigente comunale, Federico Nannurelli, il legale difensore Francesco Donzelli ha già inoltrato una richiesta di urgente di interrogatorio per chiarire l’assoluta estraneità del suo assistito ai capi d’accusa contestati. “Nannurelli – dichiara Donzelli a TO – è stato indagato come firmatario dei bandi di gara che ha il compito di scrivere. Questi bandi hanno delle formule standard sulle quali, il mio assistito, non ha alcun potere di intervento. Siamo fiduciosi che la sua posizione possa essere chiarita nell’immediato”.

Più cauto l’avvocato Bruno Spoldi, il legale difensore dell’assessore ai Lavori Pubblici Stefano Bucari e del presidente della Coop. Actl Sandro Corsi, che sta ancora valutando le contestazioni a carico dei sui assistiti prima di decidere la strategia difensiva da adottare. Stessa situazione anche per l’assessore al Bilancio, Vittorio Piacenti D’Ubaldi difeso dall’avvocato Attilio Biancifiori che sta ancora valutando le azioni legali da intraprendere per chiarire la sua posizione.

Il sindaco – “Lunedì – dichiara il sindaco Leopoldo Di Girolamo –  sarò in consiglio comunale a riferire di quanto è accaduto e fornirò tutte le delucidazioni in mio possesso su una vicenda amministrativa e giudiziaria che è nella primissima fase e che è ancora molto lontana dal delinearsi. Riferirò alla massima assemblea civica, riferirò alla città, con approccio sereno e costruttivo.
Come sindaco di questa comunità, come responsabile di questa compagine amministrativa e politica ho un unico interesse: che la vicenda si chiarisca presto, che la verità emerga in tutta la sua nettezza. Leggo con molto rispetto ma non con preoccupazione gli stralci degli atti giudiziari, perché sono convinto che l’azione amministrativa di questo governo civico sia corretta. Guardo con molta più preoccupazione i tentativi di strumentalizzazione da parte di isolate forze politiche che vorrebbero sostituire i percorsi dell’alternanza democratica con le strumentalizzazioni delle vicende giudiziarie. Si tratta di un degrado della vita politica e civica. Al momento abbiamo esclusivamente degli avvisi di garanzia e a questi dobbiamo attenerci, il nostro dovere è metterci tutti noi, anche chi non è indagato, a completa disposizione della magistratura, affinché possa svolgere la sua funzione nel migliore dei modi. Abbiamo fornito ogni tipo di documento in nostro possesso – molti dei quali peraltro già di pubblico dominio in base alle nome dell’Amministrazione Trasparente – così come siamo pronti ad ogni altra forma di chiarimento. Lascio ad altri le divinazioni sugli esiti dell’inchiesta giudiziaria aperta dalla Procura della Repubblica di Terni, i processi sommari, le accuse di sistema, di classe dirigente da defenestrare. A tal proposito, al momento, dico solo che oggetto dell’indagine sono tutti individui con vissuti e ruoli ben delineati e con obiettivi ben diversificati. In queste ore sono concentrato sull’attività amministrativa: dall’incontro al Mise per il gruppo Novelli alle procedure e ai passaggi legati all’area di crisi complessa. In queste ore sono concentrato a raccogliere tutto il materiale per riferire nella maniera più completa possibile in Consiglio Comunale, convinto che il rispetto delle regole, così come quello delle persone, siano elementi fondamentali. Voglio dire con estrema chiarezza a  coloro che in maniera impropria chiedono che la città piombi nel vuoto di governo che non sono persona abituata ad occupare ad ogni costo ruoli e posizioni. Qualora ne ravvedessi le condizioni sarei io il primo a prendere le decisioni dovute. Al momento vedo solo un costituzionale rapporto in atto tra magistratura e istituzioni, vedo un’azione amministrativa che ha tutte le caratteristiche per procedere nella giusta direzione. Non basta infatti qualche atto di sciacallaggio politico per mettere fine a una responsabilità di governo democraticamente determinata dai cittadini”.