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TERREMOTO: CHIUSO IL LICEO CLASSICO. DA DOMANI LE LEZIONI ALL'IPSIA. NUOVO SOPRALLUOGO. LA TESTIMONIANZA DI UN TECNICO A TO® (Guarda i documenti)

Alla fine pare proprio che le preoccupazioni di alcuni genitori avevano più di un fondamento. Il Liceo-Ginnasio 'Pontano Sansi' da domani si trasferirà all'Ipsia. E' la decisione assunta dalla Preside dell'istituto Diana Saccardo che, poco prima delle 13 di stamani, ha apposto sul portone della scuola un volantino con il quale si informano studenti e genitori del trasferimento. Due righe appena dove non compare alcuna motivazione.

Ma cerchiamo di ricostruire queste ultime 48 ore che hanno registrato stamani un nuovo sopralluogo da parte dell'ingegnere Vasapollo della Provincia di Perugia.

Ieri gli animi si erano riscaldati sulla incertezza tra condizioni reali dello stabile e la certificazione prodotta dai tecnici della Provincia che, come TO® puà documentare, avevano comunque preso atto di alcuni nuovi danni (puntellamento di un architrave di passaggio, una nuova lesione al primo piano nella parete esterna dei bagni) riconducibili all'evento sismico del 6 Aprile.

Ciò nonostante gli stessi tecnici, nel verbale di sopralluogo, consegnato ieri ad alcuni genitori, ribadiscono la tempistica prevista per l'appalto dei lavori di consolidamento dell'istituto e quindi la normale prosecuzione delle attività scolastiche dell'Istituto. Inutile negare che molti genitori non hanno affatto preso bene questa decisione (anche perchè risultava inspiegabile, a tal punto, la decisione di sospendere i colloqui pomeridiani dei professori) e lo stesso documento che, ad una prima lettura mostra qualche evidente contraddizione. Così alcuni di loro oggi si sono recati di persona a verificare lo stato delle cose.

Uno di questi, che può vantare una certa esperienza nel settore, è stato contattato da TO® proprio nella tarda mattinata odierna: “ci sono lesioni un pò dappertutto – dice il tecnico che preferisce mantenere riservate le proprie generalità – e sono senz'altro quelle che hanno fatto decidere la Provincia per il restauro. Probabilmente sono lesioni che risalgono ai vecchi terremoti. C'è ad esempio sull'ala destra del palazzo un cedimento a livello delle fondazioni e anche i pavimenti presentano delle lesioni. Sul lato sinistro c'è un distacco dell'ala del fabbricato dal corpo prospicente Piazza Carducci: in quel punto poi non ci sono catene che possano tenere uniti i due blocchi. Il tetto sarebbe stato rifatto all'incirca a metà degli anni '70, ma attualmente ci sono delle lesioni a livello dell'alloggiamento delle travi, ed i solai sottostanti sono in legno”. “Insomma – conclude il testimone – cosa può farci escludere che in caso di una sisma più vicino all'Umbria le cose non potrebbero complicarsi? Sono gli stessi tecnici della Provincia che certificano in effetti l'accadere di nuovi “fatti” in presenza di un terremoto poco distante da noi”.

Impossibile sapere l'esito del nuovo sopralluogo della Provincia. Di sicuro però la preside Saccardo ha tagliato la testa al toro e, dopo una mattinata trascorsa a prender contatti con la collega dell'Ipsia, ha stabilito il trasferimento della sede scolastica.

In estate, come era stato già previsto, cominceranno i lavori di consolidamento della struttura che comporteranno una spesa di ca. 1,5 milioni di euro. Un importo elevato che dimostra come il liceo ha davvero bisogno di esser messo in sicurezza. Pochi fin qui gli interventi, alcuni dei quali anche discutibili. Come la scala antincendio fissata all'interno del cortile che non ha alcuna via di fuga se non lo stesso ingresso: insomma, in caso di un incendio al piano terra, non vi sarebbe alcuna uscita di sicurezza. Una situazione che in passato aveva già indignato i rappresentanti degli studenti.

Poi con il passar delle settimane e dei mesi di quelle proteste si era quasi persa memoria. Fino a quel maledetto 6 aprile che ha riportato in luce, una volte per tutte, tutti i problemi de più antico liceo della città, se non dell'Umbria.

(carvan – cacer)

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