Categorie: Cronaca Terni

Terni/Stalking, uomo perseguita la ex dopo storia d'amore finita

Lu. Bi.

Una storia d'amore finita e lui non accetta la separazione dalla ex, una trama ormai diffusa, ma sempre attuale anche nelle cronache cittadine. Questa volta gli agenti della Polizia di Terni hanno eseguito un'ordinanza di misura cautelare di divieto di avvicinamento nei confronti di un artigiano ternano di 37 anni. I poliziotti hanno notificato all'uomo il divieto di avvicinarsi alla ex convivente, una ternana, proprio l'ultimo giorno del 2013, lo scorso 31 dicembre.
Continue telefonate a lei e alla sua famiglia, incursioni notturne nella sua abitazione, appostamenti, bigliettini sui tergicristalli dell'auto e nella cassetta delle lettere, calci al portone: una vera persecuzione, tanto che la donna ha deciso di lasciare il proprio appartamento per trasferirsi dai genitori.
Mentre si trovava nella casa dei congiunti, la donna è stata raggiunta dalla telefonata di una vicina che l'avvertiva del fatto che l'uomo aveva sfondato il portone di casa e si era introdotto nel suo appartamento.
Nella circostanza era intervenuta la Squadra Volante che ha iniziato le indagini del caso, coordinata dal Sostituto Procuratore, Barbara Mazzullo. L'uomo è stato ritenuto responsabile dei reati di atti persecutori, continuati ed aggravati, di danneggiamento e violazione di domicilio.
L’uomo non dovrà più avvicinarsi alla ex convivente ed ai suoi familiari, anche al posto di lavoro e nei luoghi da questi solitamente frequentati, e non dovrà più comunicare con loro attraverso qualsiasi mezzo.
Un altro ternano era stato oggetto di analogo provvedimento nel pomeriggio di Santo Stefano, questa volta adottato di iniziativa dagli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura, previa autorizzazione del Pubblico Ministero, Dott.ssa Elisabetta Massini, in virtù della Legge 15.10.2013 n. 119, cosiddetta “Legge sul femminicidio”.
Si era trattato del primo provvedimento adottato dalla Polizia in ambito provinciale, a tutela della moglie dell’indagato, che era stata percossa da quest’ultimo all’interno delle mura domestiche, mentre lei teneva in braccio la figlioletta di soli 18 mesi di età.