Terni

Terni, tariffe cimitero: delibera annulla aumenti | Ecco quanto si paga

Nella mattina di oggi, 9 dicembre, la Giunta di Palazzo Spada ha approvato una delibera con la quale si riportano le tariffe cimiteriali ai prezzi in vigore prima del 4 maggio 2022. La delibera di maggio, con la quale erano state approvate le nuove tariffe al rialzo, è stata cosi superata da quella odierna, che ripristina i prezzi in vigore.

Tariffe cimitero, dietro front della Giunta

Vediamo nel dettaglio quanto ‘costano’ i morti: inumazione senza frontalino da 750 torna a 680 , inumazione arti e feti da 100 euro torna a 80; inumazione con frontalino da 870 euro torna a 810; esumazione da 280 euro a 230; tumulazione da 220 euro a180; estumulazione da 300 euro a 260; estumulazione per traslazione da 420 euro a 380; rimozione provvisoria costruzioni private da 350 euro a 300; tumulazione urna cineraria da 110 euro a 80; inumazione urna cineraria da 400 euro a 350; affidamento urna cineraria al privato da 350 a 320; dispersione ceneri fuori dall’area cimiteriale da 250 a euro (240.

Altre tariffe del cimitero

Ecco il costo di altri servizi cimiteriali: diritto d’uso delle sepolture private da 150 euro torna a 120; deposito feretri in transito da 200 euro a 160; autorizzazione al trasporto di resti entro il territorio comunale da 150 a 100; autorizzazione al trasporto di resti fuori dal territorio comunale da 250 euro a 150.

Tariffe cimitero “Vittoria opposizioni”

“La delibera di giunta approvata questa mattina per riportare le tariffe cimiteriali, agli importi in vigore prima della delibera del 4 maggio 2022 come poi applicati a novembre è una vittoria delle minoranze,  dopo le battaglie in consiglio comunale – scrivono in una nota congiunta – Francesco Filipponi – PD, Federico Pasculli – M5S, Alessandro Gentiletti – Senso civico, Paolo Angeletti – Terni immagina e Valdimiro Orsini – Misto – Avevamo nelle scorse settimane combattuto l’ulteriore aumento delle tariffe per i servizi cimiteriali e chiesto con un atto alla giunta comunale di fermare l’applicazione. Ci siamo fatti portatori della necessità di un confronto con gli operatori del settore, ed ovviamente dell’esigenza di ascoltare la cittadinanza rispetto all’ulteriore grido di allarme lanciato. Non aver considerato quei servizi come non essenziali costituiva una ulteriore follia, pensando a come ovviamente non si potrebbe provvedere diversamente rispetto al trasporto della salma o alla tumulazione. Occorre ora a nostro avviso  proseguire sul progetto della riqualificazione delle tombe e dei loculi abbandonati al fine di avere nuova liquidità e nuovi spazi cimiteriali. Le nostre proposte rispetto al settore cimiteriale e la nostra battaglia in consiglio hanno dato un primo tangibile risultato, proseguiremo per far offrire all’amministrazione servizi ai giusti prezzi.