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Terni, liceo artistico occupato / Parlano gli studenti

È iniziata questa mattina l’occupazione del liceo artistico di Terni “Orneore Metelli”. I ragazzi hanno deciso di occupare pacificamente le aule dell’edificio dopo la mancata risposta del Prefetto, attesa per questa mattina, ad una lettera che i genitori avevano indirizzato alle autorità cittadine per risolvere il problema del cambio di sede.
Gli studenti stanno infatti protestando contro l’ipotesi, sempre più concreta, di essere trasferiti nella sede distaccata di Geometri, perché quella attuale di Piazza Briccialdi è inagibile.
Ma per capire bene la vicenda torniamo un attimo al 14 ottobre scorso, quando ai rappresentanti viene reso noto che il collegio dei docenti ha approvato la delibera per il cambio di sede, in seguito alla lettera di ‘autodenuncia’ inviata dal Dirigente Scolastico, dott. Maria Rita Chiassai, alle autorità competenti per segnalare la mancanza di misure adeguate per la sicurezza antincendio.
Nella scuola manca infatti un impianto idrico e gli studenti sono più numerosi di quanti la struttura ne possa contenere.
Quando gli studenti apprendono del possibile spostamento subito si mobilitano, ottenendo un incontro con la preside che, secondo quanto riferiscono gli studenti stessi “tace sulla lettere da lei inviata alle autorità”.
I ragazzi si organizzano spontaneamente andando a chiedere chiarimenti in Provincia, dove i dirigenti di competenza li informano della missiva ‘segreta’ della Dirigente.
Viene così organizzata una manifestazione lo scorso martedì che porta gli studenti dell’artistico a un colloquio con gli architetti Borghi e Venti della Provincia, con la preside Chiassai e Di Girolamo. “Tutti si rimbalzavano la responsabilità di questo spostamento, scaricando la competenze l’uno sull’altro” – ci hanno detto i ragazzi.
Il problema è che  per mettere in sicurezza l’attuale stabile dell’artistico ci vorrebbero circa 500mila euro e 5 anni di tempo, ma la sede individuata per lo spostamento è anch’essa inagibile per questioni igienico-sanitarie. La provincia ha calcolato che ci vorranno circa 400mila euro per mettere a norma il nuovo stabile e che le vacanze natalizie dovrebbero essere sufficienti per effettuare i lavori dovuti.
L’altro problema è che il liceo artistico ha due indirizzi del “metallo” e del “legno” che prevedono l’utilizzo quotidiano dei laboratori che certo non saranno presenti nella nuova sede. La soluzione studiata dalla Dirigente e dalla Provincia è quella della messa a disposizione di una navetta che dovrebbe trasportare gli studenti da un plesso all’altro, ma, al momento, è solo un’ipotesi, visto che non c’è nulla di scritto. C’è poi da risolvere la questioni delle classi articolate; all’interno della stessa classe ci sono studenti che hanno scelto uno dei due indirizzi e si dovrà far fronte ad un eventuale smembramento della classe in occasione dei trasporti da un plesso all’altro.

La soluzione – Quello che gli studenti chiedono è semplice: una proroga fino a giugno per lasciare le cose così come sono, e avviare tutti i lavori di messa in sicurezza che gli edifici scolastici richiedono.

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