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Terni, dati choc su ambiente / Arpa Umbria su galleria Tescino “Un casino”

Sapevate che 1 ettaro di parco assorbe 1,3 tonnellate l’anno di polvere sottili?
E che la superficie fogliare di una grande quercia raggiunge un ettaro di grandezza e produce ossigeno per 10 persone?
Sapevate che a Terni ci sono circa 65mila automobilisti che producono un milione e trecento metricubi di gas al giorno?

Parola dell’ing. Naldo Anselmi, docente presso l’Università della Tuscia, che è intervenuto al convegno sulla situazione ambientale a Terni, che si è tenuto venerdì presso la sede dell’Arpa di Terni. L’evento è stato organizzato da Arpa, l’associazione culturale “Il Punto” e i Lions San Valentino e ha regalato uno spaccato poco rassicurante sulla situazione ambientale della conca ternana, dall’inquinamento della acque a quello dell’aria per finire con quello della terra.
Si è parlato molto di Ast, storica acciaieria di Terni, che, da un lato è la principale fonte di impiego per la regione, ma dall’altra è una delle cause principali del cattivo stato di salute del paesaggio ternano.

“L’Arpa Umbria svolge un’attività di supporto tecnico alle amministrazioni pubbliche, attraverso il monitoraggio e il controllo delle varie matrici ambientali. Importante è anche il ruolo dell’agenzia – ha spiegato il Direttore Tecnico di Arpa Umbria Giancarlo Marchetti – nel far conoscere alla popolazione lo stato di salute dell’ambiente in cui vivono”.
Ma per meglio monitorare l’ambiente c’è bisogno di innovazione per questo, negli ultimi anni, Arpa Umbria sta investendo in innovazioni tecnologiche, come il drone acquatico, che sarà inaugurato il prossimo 26 settembre, che permetterà si rilevare dati utili alla gestione di bacini idrici come quelli di Piediluco e del Trasimeno, particolarmente complessi e delicati.

È stato l’ing. Giuseppe Pennacchia, docente all’Università La Sapienza di Roma, a illustrare un interessante excursus sulla nascita del concetto di ecologia: partendo dai filosofi presocratici che avevano individuato come archè (principio) dell’universo i vari elementi della terra, passando per Aristotele, il Rinascimento e il Romanticismo, è arrivato al 1969. Negli Usa erano gli anni della proteste contro la guerra in Vietnam, alle quali si unirono ben presto anche quelle per lo stato dell’ambiente. Fu Denis Hayes, attivista americano, ad avere l’idea di istituire un “Earth Day”, la “Giornata Della Terra”, sostenuto dal senatore Nelson. L’iniziativa fu dirompente e rivoluzionaria, tanto che arrivò anche in Europa e nel resto del mondo. Era nata una coscienza ambientalistica.
A questo proposito l’ing. Pennacchia ha poi fatto riferimento alla questione dell’incenerimento: “Non bisogna drammatizzare l’incenerimento se fatto bene. Molto più dannosa è la discarica, sulla quale ci sono molti interessi, a volte non proprio trasparenti. Bisogna recuperare tutto quello che serve, bruciare il resto e solo quello che avanza in discarica”.

L’intervento più atteso era quello del dott. Adriano Rossi, direttore del dipartimento del centro provinciale, che ha fornito dati abbastanza preoccupanti sull’inquinamento a Terni. L’attenzione è stata posta sulle tre centraline che sono presenti sul territorio per controllare la qualità dell’aria: quella a Borgo Rivo, Via Carrara e Le Grazie. Proprio quest’ultima fa registrare continui sforamenti dei parametri consentiti dalla legge, circa il doppio rispetto alle 35 volte in un anno.
Su questa centralina c’era poi stata una polemica, visto che era l’unica gestita dalla Provincia, ma dal 2013, per mezzo di Arpa, è la regione Umbria a monitorare la situazione. Il dato non è comunque incoraggiante: a metà anno ci sono stati già oltre 30 sforamenti, tanto per mantenersi in media con il ‘consueto doppio’ a cui si arriva abitualmente.
Decisamente sopra la media regionale e nazionale anche i valori dei metalli pesanti presenti nelle polveri sottili: arsenico, cadmio, nichel e piombo sono fortemente indicizzati nelle tabelle di comparazione con le altre città umbre. Soprattutto si registra un’anomala presenza di nichel, 12,8 ng/m3, su un valore massimo ‘consentito’ di 14.

Anche il cromo desta preoccupazione, visto che la quantità massima consentita non è normata da nessun ente e a Terni si registrano valori altissimi rispetto alla media umbra.
Il dott. Rossi è stato poi fin troppo esplicito nel commentare la realizzazione della galleria “Tescino”, definita “un casino”.
Certo non ci vuole una laurea in ingegneria per capire che la costruzione di strutture proprio sotto la discarica della Thyssen avrebbe potuto portare qualche problema. E diciamo che di problemi ce ne sono stati molti, visto che la galleria è stata ribattezzata ‘dei veleni’, per le infiltrazioni di percolato e altre sostanze nocive che hanno determinato a più riprese la chiusura del tratto stradale per le indagini che sono ancora in corso.