Categorie: Cronaca Terni

TERNI, CROLLA PARTE DEL CONTROSOFFITTO DEL TEATRO VERDI, E' POLEMICA IN COMUNE

(Luca Biribanti) – Nel tardo pomeriggio di sabato 15 gennaio i molti ternani che affollavano Corso Vecchio hanno assistito in diretta al crollo di un controcassettone del portico d'ingresso del Teatro Verdi (il più grande dell'Umbria con 1000 posti a sedere). Lo schianto è stato rovinoso, senza però causare danni a cose o persone e si è reso necessario l'immediato intervento dei Vigili del Fuoco per mettere in sicurezza il luogo dell'incidente. La struttura era stata chiusa lo scorso mese di ottobre per inagibilità, ma dopo il crollo la polemica politica ha infuocato le sale del comune di Terni. A tuonare per primo è stato il coordinatore comunale del Pdl Michele Rossi che, il giorno successivo al crollo ha dichiarato: ” Il teatro Verdi è stato ridotto a una vergogna. Paghiamo così le scelte di una amministrazione che ha preferito orientare attenzioni e conseguentemente risorse finanziarie verso altri progetti. Le poche migliaia di euro che saranno investite serviranno soltanto a ridare l'agibilità al Verdi , che resterà assolutamente inadeguato per una città come Terni. La giunta ha ignorato un nostro atto di indirizzo, in sede di bilancio preventivo 2010, per destinare somme idonee a lavori ben più significativi. Anche questo sarà colpa di Bondi?”. L'immediata replica del sindaco è arrivata nella mattinata del 16, quando Leopoldo Di Girolamo ha indetto una conferenza stampa per chiarire quali siano i progetti con cui si intende restituire il teatro alla città. Dopo aver aperto la discussione illustrando i provvedimenti che verranno presi a breve termine “Un primo intervento di ristrutturazione da 700 mila euro e' già finanziato” il sindaco Di Girolamo ha lanciato una stoccata all'opposizione sulle polemiche dei giorni precedenti: “Quanto è accaduto è increscioso, ma non intendiamo accettare insegnamenti da nessuno, soprattutto da un Governo che sta riducendo drasticamente le possibilità di spesa con tagli sempre più cospicui alle casse dei comuni e ai fondi destinati ai beni culturali”. Tornando sulla 'vicenda Verdi' il sindaco ha spiegato che il primo intervento sulla struttura vedrà la realizzazione di nuovi camerini e di una scala esterna di emergenza, mentre per intervenire sulle parti statiche dell'edificio Di Girolamo ha indicato due possibile vie da percorrere: ” Per finanziare gli altri interventi si prevedono due meccanismi: oltre al'utilizzo dei prevedibili risparmi generati dai ribassi di gara, si è pensato al dirottamento per i lavori del teatro di parte delle risorse inizialmente destinate alla riqualificazione dell'area dell'ex Gruber, circa 1 milione 500mila euro, contenuti nel Puc 2″. Polemici i gruppi Udc, Pdl e Terni Oltre che hanno contestatola gestione dei fondi, 4 milioni di eruo, destinati alla gestione del Caos da parte di un'associazione di imprese per il Teatro Secci che secondo il consigliere Udc, Enrico Melasecche “è una struttura di appena 300 posti e non si può definire teatro, non degno di una città come Terni”.