Cronaca

Terni, consulta immigrati “Complotto del Comune contro nostra associazione”

“Se Qualcuno sta complottando perché questa consulta non ci sia più non è questo il momento. Voglio che ci sia rispetto nei miei confronti, ma soprattutto del regolamento” – questa la denuncia della presidente della Consulta degli Immigrati di Terni, Maria Hotico, che, nell’ambito di una conferenza stampa convocata questa mattina a Palazzo Spada, non ha usato mezzi termini per descrivere una situazione di conflittualità tra l’organo rappresentativo dei cittadini stranieri e l’amministrazione comunale.

Secondo la Presidente la questione principale da risolvere riguarda l’assetto organizzativo della Consulta: “Sono circa due mesi che provo a convocare la nostra assemblea ma mi è sempre stato risposto che la sala consiliare era sempre occupata. Allora ho deciso di farla nella nostra sede”.

E qui nasce il problema – Secondo quanto riferito dalla Presidente, infatti, quando è stato deciso di spostare l’assemblea da Palazzo Spada alla sede della Consulta, qualcuno dal Comune avrebbe preso il telefono e avrebbe detto alla Hotico che ormai era decaduta perché aveva spostato la sua residenza da Terni a Narni.
Probabilmente qui c’è un buco nel regolamento, dove effettivamente non si fa riferimento in modo esplicito al decadimento del Presidente nel caso in cui ci sia un cambio di residenza avvenuto durante, e non prima, del suo mandato.

“Ho chiesto chiarimenti al dirigente Aronica che ancora non mi ha ricevuto” – sottolinea Maria Hotico – “Ogni volta che veniva fissato un appuntamento è stato poi sempre rimandato o annullato”.

Al momento, dunque, c’è una fase di incertezza: il Comune ha dichiarato decaduta la presidente Hotico che, regolamento alla mano, non sembrerebbe essere incorsa nelle circostanze che definiscono il decadimento dalla sua carica. Questo comporta la paralisi della Consulta stessa, soprattutto perché, non essendo stata convocata l’assemblea, l’organo rappresentativo non può sottoscrivere il protocollo d’intesa regionale tra Anci e le associazioni che si occupano di integrazione.

L’idea della Consulta è quella di chiedere una proroga al mandato della Hotico che decadrebbe comunque tra sei mesi, per consentirle di portare a termine le iniziative legate alla sua presidenza, prima tra tutte la firma del protocollo d’intesa regionale.

“Ho l’impressione – conclude la Hotico – che ci sia un palloncino che sta scoppiando da un momento all’altro da un punto di vista sociale, ci rimetterebbero tutti, mi sembra il momento di lavorare insieme. Devo anche dire che c’è disimpegno da parte degli immigrati nell’aderire alle iniziative della Consulta e questo è un aspetto che dobbiamo migliorare. In un momento così critico per la città non ci si può attaccare a queste formalità burocratiche”.

Presente alla conferenza stampa anche l’on. Mario Andrea Bartolini, presidente dell’associazione “Anziani e immigrati per l’integrazione”, che, dopo aver espresso apprezzamento per il gesto della comunità musulmana che ha pregato insieme a quella cristiana, ha sottolineato: “Siamo all’inizio di nuovi rapporti con i cittadini stranieri. Questo gesto apre una nuova fase nella città di Terni. Esistono le possibilità per fare cose positive per risolvere i problemi dell’integrazione, ma siamo lontani dal fare tutto quello che è necessario.
Attraverso la Consulta notiamo un certo disimpegno da parte dell’amministrazione che non aiuta questo organismo per fare tutto ciò che è necessario per risolvere i problemi dei migranti. Non è una critica, ma un sollecito”.

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