Categorie: Cronaca Salute & Benessere Terni

Terni capitale dell’inquinamento | I cittadini pagano due volte

Da 11 giorni Terni supera i livelli di PM10 massimi stabiliti dalla legge con valori preoccupanti che eccedono di più del doppio il limite massimo predisposto per tutelare la salute dei cittadini.

L’amministrazione comunale dà la colpa di questo preoccupante fenomeno alle auto e ai riscaldamenti domestici e annuncia restrizioni:

A partire da metà gennaio l’Amministrazione Comunale intende adottare una serie di provvedimenti volti a migliorare la qualità dell’aria.
L’assessore all’Ambiente Emilio Giacchetti ha specificato che il fenomeno delle polveri è dovuto per il 67% all’inquinamento dal riscaldamento domestico, per il 17% da processi produttivi e per il 13% dalla mobilità. Sia per le attività produttive che la mobilità il fenomeno è in regressione, mentre negli ultimi tre anni si è avuto un innalzamento dell’inquinamento da riscaldamento domestico.

Per contrastare le PM10 l’assessore ha individuato tre misure:
Limitazione del riscaldamento domestico: contenimento della temperatura degli impianti termici, attestata a 18 gradi salvo eccezioni (ospedali, scuole, centri anziani ecc) e incentivi per circa 70 mila euro per l’ammodernamento degli impianti domestici. La legge italiana individua un tetto massimo di 20 gradi ma spesso i pediatri suggeriscono di mantenere in casa una temperatura costante di 22 gradi, 4 in più di quello che prevede il piano Giacchetti.

Rivoluzione della mobilità con l’introduzione della Zona Zero: In questa area potranno circolare nei primi due giorni della settimana solo i veicoli euro 5, 6 e a trazione ecologica. La zona sarà più ampia dell’attuale Ztl ma escluderà i grandi parcheggi di attestamento e le strade che li collegano per consentire una corretta fruizione dei posti auto grazie anche agli incentivi sul pagamento della sosta sperimentati nel periodo delle festività natalizie  e  confermati dall’assessore anche per il 2016. Sarà introdotto il lavaggio delle strade così da contenere l’effetto sollevamento del Pm10.

Smaltimento residui vegetali: Per il corretto smaltimento del residui vegetali l’ordinanza vieta la combustione privata e ribadisce che l’Asm fornisce un servizio gratuito di ritiro e  smaltimento delle potature.
“Abbiamo messo a punto un pacchetto  di interventi strutturali – dichiara Emilio Giacchetti –  che contiamo di ripetere nel corso degli anni per contrastare un fenomeno che è stato rilevato e che necessita di provvedimenti per la tutela della salute dei ternani. Le novità sono consistenti, ben al di la delle targhe alterne – superate da due anni dal piano regionale sulla qualità dell’aria – in un ottica di contrasto del Pm10 nei suoi effettivi generatori. Come amministrazione comunale siamo fortemente impegnati su questo versante, ci auguriamo che il nostro messaggio sia condiviso da tutti coloro che hanno a cuore lo stato di salute della città nel suo complesso. Piccoli sacrifici, modificare le nostre abitudini possono portare grandi vantaggi sul fronte dell’ambiente e della salute”.

Cosa sono le PM10:  La sigla PM10 (Particulate Matter o Materia Particolata, cioè in piccole particelle) identifica una delle numerose frazioni in cui viene classificato il particolato, quel materiale presente nell’atmosfera in forma di particelle microscopiche, il cui diametro aerodinamico (ovvero corrispondente al diametro di un’ipotetica sferetta di densità uguale a 1 g/cm3 ugualmente veicolata dall’aria) è uguale o inferiore a 10 µm, ovvero 10 millesimi di millimetro.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità, basandosi su dati raccolti nel 2008, ha stimato che le polveri sottili siano responsabili di circa 2 milioni di decessi nel mondo all’anno.

I limiti per la concentrazione delle PM10 nell’aria sono così stabiliti:

Valore massimo per la media annuale 40 µg/m³
Valore massimo giornaliero (24-ore)
Numero massimo di superamenti consentiti in un anno.
50 µg/m³
35

La concentrazione media annuale dei PM10 in Italia risulta spesso violata dalle grandi città, ad esempio nel triennio 2006, 2007 e 2008 (dati ISPRA Rete del Sistema Informativo Nazionale Ambientale). Roma 40,4 µg/m³ – Milano 49,2 µg/m³ – Torino 56,5 µg/m³ – Bologna 41,3 µg/m³ – Verona 47 µg/m³ 

Oggi Terni ha fatto registrare un valore pari a 96,0  µg/m³, il doppio del valore massimo e sempre ad oggi i numeri degli sforamenti annui del limite ammontano a 59 (zona Le Grazie).

Nonostante si presume che anche nelle altre città umbre si viaggi regolarmente in macchina e si accendano i riscaldamenti a Terni i valori registrati in questi giorni sono “inspiegabilmente” il doppio rispetto a quelli di Perugia e il quadruplo rispetto a quelli di Magione e Orvieto: Perugia 54, Città di Castello 46, Gubbio 62, Magione 26, Foligno 63, Spoleto 64, Orvieto 23, Amelia 28, Narni 61.