Categorie: Cronaca Foligno

TENSIONE CONTRO I VIGILI URBANI A S. ERACLIO PER UN DIVIETO DI SOSTA

Via Spoleto: tensioni per il divieto di sosta. Di chi le responsabilità? E' di questi giorni la polemica che infuria a S. Eraclio, la frazione più popolosa del Comune di Foligno, circa l'istituzione di un divieto di sosta con effetto 0-24 su un lato di via Spoleto. Un provvedimento in base al quale il Comando della Polizia Municipale dispone pressoché quotidianamente specifici controlli, sia di mattina che di pomeriggio. Una disposizione legittima alla quale gli agenti sono tenuti, ovviamente, ad adempiere, nonostante ciò provochi forti tensioni, come testimoniato dalla creazione di un apposito comitato “anti divieto”.

“Il C.S.A. -dice l'organizzazione sindacale di Polizia Municipale- è sempre stato e sempre sarà sostenitore della cultura del rispetto della legalità; allo stesso tempo, come sindacato di categoria, ritiene doveroso intervenire a tutela dei lavoratori, visto che degli utenti accusano singoli agenti di concentrare eccessiva attenzione sul divieto di sosta di via Spoleto, quando in altre zone non sembra esserci alcun controllo. Ebbene, il C.S.A. chiede alla cittadinanza di non dimenticare che gli agenti ricevono ordini di servizio scritti e, indipendentemente dal fatto che condividano o meno tale particolare attenzione per via Spoleto piuttosto che per altre situazioni, devono adempiere agli stessi in quanto pienamente legittimi.”

” Allo stesso tempo- puntualizzano dal sindacato- alcune domande degli utenti richiederebbero una risposta: perché vengono effettuati controlli pressoché quotidiani, mattina e pomeriggio, in via Spoleto quando, per fare un esempio, in tutta la Circoscrizione Sportella Marini e nell'intera Circoscrizione di Montagna non risulta vengano effettuati specifici controlli? Il C.S.A., inoltre, si domanda per quale motivo viene comandato costantemente ad effettuare controlli quotidiani sempre nello stesso tratto di strada un agente (oltretutto da solo, nonostante la Legge della Regione Umbria n. 1 del 2005 prescriva che la vigilanza esterna vada svolta da almeno due operatori). Perché, in questa occasione, si accetta di creare una simile tensione, visto che sembra siano state raccolte 600 firme contro un semplice divieto di sosta? Situazioni di conflitto con l'utenza ripetute e concentrate nel tempo (dopo un lungo periodo durante il quale sono forse maturate “cattive abitudini”) da un lato sono causa di stress per gli operatori e, dall'altro, motivo di esasperazione dell'utenza, rappresentata non solo da automobilisti multati ma, soprattutto, da commercianti che, giorno dopo giorno, saranno sempre lì, convinti di 'subire' improvvisamente un'attenzione incomprensibile da parte del vigile.”

“Ma, in realtà, anche il vigile sta 'subendo' a sua volta tale conflitto- concludono perentori il Csa e il Sulpm- giorno dopo giorno. Ed è su tale aspetto che il C.S.A. pone l'attenzione: sulle ripercussioni che subiscono i lavoratori per le scelte dell'Amministrazione. Per il C.S.A. quella di via Spoleto è soltanto la punta di un iceberg. Evidenti sono le criticità del modello organizzativo del Corpo di Polizia Municipale (tra l'altro, ormai da mesi diretto “a distanza”), il cui personale da anni non ha la possibilità di incontrare il Sindaco nonostante siano espressamente previste dal Regolamento del Corpo riunioni trimestrali dello stesso Sindaco con gli operatori. Un modello organizzativo sul quale il CSA ha da tempo avviato una vertenza. Eppure più d'uno sembra non avere intenzione alcuna d'ascoltare il grido d'allarme lanciato dal sindacato… e, probabilmente, se ne vedono i risultati. Nonostante tutto, il C.S.A. continuerà nella propria lotta, certo del fatto che risulti ormai indispensabile una profonda innovazione organizzativa, tale da rendere al massimo oggettive e trasparenti le scelte, sia a tutela dei lavoratori che dei cittadini.”