Categorie: Cronaca Salute & Benessere Spoleto

Tbc a Spoleto, altri 4 bimbi e 3 insegnanti positivi ai test: via alla profilassi

Proseguono i controlli degli operatori del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell’UslUmbria 2 in seguito alla segnalazione del caso di Tbc del giugno scorso in una scuola di Spoleto, trattato con successo presso il reparto di Malattie Infettive dell’Azienda Ospedaliera di Perugia. Dal 23 giugno 2015, infatti, sono state avviate le procedure di profilassi con la richiesta alla scuola dell’ elenco della classe.

Poi è stato effettuato un incontro con i genitori durante il quale sono state fornite tutte le informazioni del caso. Il dottor Franco Santocchia, responsabile del Servizio, comunica che i test eseguiti sui contatti stretti (familiari e gruppo classe) hanno evidenziato 4 positività per le quali però i controlli radiografici hanno escluso segni di malattia, ai soggetti risultati positivi è stata iniziata la profilassi antibiotica. Il personale scolastico è invece risultato negativo al test.

Secondo i protocolli operativi, oltre ai contatti stretti, si è provveduto ad eseguire il test anche ai contatti definiti regolari (doposcuola frequentato un giorno/settimana e mensa). Il primo controllo sui contatti regolari non ha evidenziato positività. Considerata la latenza della infezione, il test ai soggetti negativi è stato ripetuto a circa due mesi di distanza.

“I controlli eseguiti in questi giorni sui negativi del gruppo classe hanno permesso di rilevare 4 nuove positività tra gli alunni e 3 tra gli insegnanti – spiega il dottor Santocchia – e anche per tali soggetti è stato avviato il percorso finalizzato alla esecuzione di una profilassi antibiotica per prevenire la comparsa della malattia. Nei prossimi giorni secondo il protocollo – aggiunge – saranno eseguiti i controlli dei negativi appartenenti al gruppo dei contatti regolari. L’andamento della situazione evidenzia ancora una volta quanto sia importante una diagnosi precoce del caso che consente di contenere al massimo la diffusione di una malattia che, sebbene ancora presente in casi sporadici, non deve essere assolutamente sottovalutata. Si evidenzia – conclude – che tutti i controlli eseguiti previsti dalla profilassi non hanno comportato spese per i genitori”.