Cronaca

Tassa turismo a Terni, Confcommercio “Penalizzati albergatori”

L’assessore, Andrea Giuli dopo le richieste di Confcommercio in tal senso,  ha sottolineato come i proventi derivanti dalla tassa di soggiorno serviranno a sostenere il settore turistico: “La tassa di soggiorno, istituita per la prima volta nei mesi scorsi dal commissario straordinario del comune di Terni – precisa il vicesindaco con delega al Turismo Andrea Giuli – deve essere intesa come tassa di scopo e dunque totalmente, o in gran parte, destinata a investimenti materiali e immateriali nel settore che le è proprio, quello del turismo e del marketing territoriale. Tale vincolo, del resto, è scritto chiaramente nello stesso regolamento di istituzione della tassa ed è giustamente rivendicato, anche formalmente, dagli operatori del settore e dalle associazioni di categoria. In tal senso, come vicesindaco e assessore al Turismo, non posso che fare proprio in maniera convinta l’appello ufficiale della Confcommercio ternana ad utilizzare i proventi della tassa di soggiorno per le necessità e le progettualità inerenti le politiche per lo sviluppo del turismo in questo territorio, settore da troppi anni in grave sofferenza, anche finanziaria, e che invece costituisce uno dei capisaldi strategici di questa amministrazione municipale”. 

“Diamo atto all’assessore al turismo Andrea Giuli di aver colto immediatamente il nostro appello in merito all’utilizzo dei proventi dall’imposta di soggiorno. Ora la nuova amministrazione comunale di Terni dovrà lavorare concretamente su questo tema”.

Stefano Lupi, presidente di Confcommercio Terni, è intervenuto sul tema caldo dell’imposta di soggiorno, riaperto proprio dall’organizzazione con la lettera inviata nei giorni scorsi all’assessore al turismo del Comune di Terni.

“Abbiamo chiesto all’amministrazione comunale di garantire che il 100% del gettito annuo dell’imposta sia destinato al settore, orientando le risorse sia alle infrastrutture per il turismo che alla realizzazione di eventi, ed escludendo qualsiasi altra generica destinazione, anche se è chiaro come la condizione di dissesto finanziario renderebbe tale soluzione particolarmente appetibile.

L’imposta di soggiorno è stata introdotta dal Commissario Straordinario a stagione estiva iniziata, con una conseguente forte penalizzazione degli albergatori: a fronte di prezzi contrattualmente già definiti, gli albergatori hanno dovuto infatti assorbire il maggior costo che ne è derivato.

L’imposta di soggiornosottolinea il presidente Lupirischia perciò di vanificare i significativi sforzi profusi nella nostra città per lo sviluppo del settore turistico”.