Categorie: Economia & Lavoro Foligno

Sulla consulta per il turismo l'assessore alla cultura è pronta a recepire le istanze degli albergatori

Claudio Bianchini
“I rappresentanti degli albergatori già sono stati inseriti all’interno della cosiddetta cabina di regia del centro storico, dove si svilupperanno i progetti e le strategie per il rilancio e la promozione della città”. E’ questa, in sintesi, la replica dell’assessore al Turismo, Elisabetta Piccolotti, all’appello lanciato nei giorni scorsi da alcuni operatori del settore che, anche tramite il nostro giornale (http://tuttoggi.info/articolo/51591) si erano rivolti direttamente al sindaco Mismetti. Considerando che manca meno di un mese alle elezioni politiche, e che l’attuale assessore viene già indicata come futura deputata, la paura era quella che tutto potesse saltare, con il rischio di finire anche questa legislatura senza aver costituito l’organismo. “Voglio rassicurare tutti sul fatto che la mia attività prosegue, e che stiamo portando avanti diversi progetti con la nuova dirigenza di Federalberghi – precisa la Piccolotti – tra i quali un importante investimento su Foligno come città di grande offerta congressuale. Stiamo mettendo in rete i gestori dei contenitori museali e sportivi con gli operatori privati per mettere a disposizione un pacchetto coordinato di proposte. Al tempo stesso stiamo lavorando con l’associazione dei Bed & Breakfast – fa sapere l’assessore al Turismo – per migliorare sempre di più la professionalità degli operatori ed incentivare questo settore”. Un lavoro su più fronti quindi, e per sviluppare diverse linee di azione, con una supervisione ed un coordinamento all’interno della già esistende cabina di regia del centro storico. Ma la Piccolotti non dice nemmeno di no all’appello degli albergatori: “Una strategia comune ed una stretta collaborazione ci sono già di fatto – tiene a sottolineare – comunque, se proprio vi fosse l’esigenza di formalizzare il tutto con la costituzione di un apposito organismo, lo possiamo pure fare. Ma si corre anche il rischio, che aggiungendo più soggetti ed ulteriori iter burocratici, le cose si possano ingessare”.