Dolce vita

Successo a Spoleto per il convegno internazionale dei Gourmet

Si è tenuto a Spoleto lo scorso week-end, dal 13 al 15 ottobre, il 21° Convegno Internazionale d’Italia organizzato dalla Union Europeenne des Gourmets (UEG). La tre giorni, dal titolo “L’Uomo e il coraggio delle sfide. Le produzioni dei territori sismici nella realtà di oggi” ha avuto come cornice Spoleto. La città ha accolto 50 delegati provenienti da varie regioni d’Italia. L’evento ha avuto momenti convegnistici e conviviali anche a Montefalco e a Orvieto.

“Siamo onorati della scelta – ha detto il Sindaco di Fabrizio Cardarelli – da parte della UEG di scegliere Spoleto come sede di questo prestigioso evento e ringraziamo il Presidente e tutta l’organizzazione per aver dimostrato speciale sensibilità nell’individuare la nostra città come porta di un vasto territorio colpito dal terremoto. Un’occasione questa che è servita, insieme a tanti esperti del settore, per celebrare e far conoscere da vicino le ricchezze e le tradizioni di un patrimonio culturale, enogastronomico e paesaggistico che è unico e che rappresenta una risorsa fondamentale per il territorio”.

La scelta della città del Festival e dell’Umbria come location del convegno –  ha spiegato infatti il presidente nazionale di UEG Italia Luciana D’Aprile Romano –  “è stata ispirata dall’ambizione di lanciare un segnale importante finalizzato a ribadire alle istituzioni, agli esperti e ai semplici appassionati di territorio, di tradizioni e di cultura quanto sia importante impegnarsi per far rifiorire, in luoghi così lungamente e ripetutamente provati dalle dolorose vicende legate ai recenti eventi sismici, le eccellenze, spesso di nicchia, che hanno caratterizzato l’economia e la cultura enogastronomica di quello che può definirsi, almeno geograficamente, il cuore del nostro Paese. Una delle priorità sarebbe favorire il risorgere della miriade di borghi, preziosi scrigni di cultura storica, architettonica, di tradizioni, di grande fascino e bellezza, in grado di attirare non solo turisti italiani, ma anche ospiti stranieri amanti delle atmosfere del passato, del folklore e della vivace e genuina convivialità del nostro paese.”