Categorie: Eventi Umbria | Italia | Mondo

Successo per “Giovani e lavoro in tempo di crisi”

Un dibattito che ha posto al centro le esperienze dei giovani, nelle loro difficoltà a trovare un’occupazione, quello organizzato dal PD locale che si è svolto venerdì 25 novembre.
Molto apprezzato il nuovo approccio nella modalità di svolgimento del meet-up, con uno spazio iniziale dedicato ai contributi inviati dai ragazzi al circolo PD mezzo mail e agli interventi di giovani che personalmente hanno espresso la propria situazione di disagio.
Le considerazioni e le riflessioni dei giovani, intervenuti numerosi all’appuntamento, nell’affrontare un mercato del lavoro segnato dal precariato, sono state la base di discussione di importanti esponenti del sindacato, del mondo delle imprese e delle istituzioni.
Si assiste sempre più al cosiddetto fenomeno dei NEET, acronimo inglese di “not in education, employment or training”, ovvero under 30, sempre più rassegnati, che sono senza lavoro, non sono iscritti all’università e non sono impegnati in attività di formazione, sigillo di “non garanzia” del futuro per le giovani generazioni del nostro Paese.
Cgil regionale, tramite il segretario Mario Bravi, il presidente Metelli di Confindustria Foligno e la Provincia di Perugia con l’assessore Donatella Porzi, hanno condiviso l’idea che occorre avvicinare mondo della scuola e mondo del lavoro “e che il sistema regionale predisponga le basi adeguate per creare nuove opportunità di sviluppo locale solide e stabili”.
L’intervento conclusivo di Gianpiero Bocci, parlamentare del Pd, ha voluto porre l’attenzione della numerosa platea sui capisaldi delle politiche del lavoro del PD, “che sono quelle di crediti d’imposta per le nuove assunzioni” e che il lavoro a termine “sia l’eccezione rispetto a quello a tempo indeterminato. Queste linee si integrano bene dentro l’azione del nuovo governo Monti, che offrirà sicuramente all’Italia rigore ed equità sociale, basi imprescindibili dalle quali far ripartire il nostro paese, all’interno di un nuovo patto generazionale”.