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Studenti della Rete aggrediti a Firenze | Un atto “fascista” al grido di “sporchi rossi”

Un gruppo di una trentina di giovani ragazzi degli studenti della Rete, molti dei quali minorenni, provenienti da Toscana e Umbria, è stato aggredito ieri sera (14 giugno, ndr) a Firenze durante le Giornate del Lavoro, da un gruppo di persone, al grido di “sporchi rossi”. Un fatto per il quale la Cgil Umbria e Toscana hanno espresso la propria preoccupazione e solidarietà. Il gruppo era appena uscito da palazzo della Signoria, dove aveva seguito l’intervista di Roberto Napoletano a Susanna Camusso.

Il racconto – Erano circa le 20 – racconta una delle ragazze aggredite – e stavamo camminando verso piazza Santissima Annunziata, tra tavolini di bar e ristoranti pieni di turisti. A un certo punto abbiamo sentito il rumore di un vetro infranto e poi io ho avvertito un forte dolore alla gamba e ho visto che perdevo sangue. Mi avevano lanciato un bicchiere rotto”. Poi, l’aggressione vera e propria. “Un uomo, intorno alla quarantina, con la testa rasata e a petto nudo ci è corso incontro, ci ha strappato le bandiere di mano e ha cominciato a picchiarci con quelle. Poi sono arrivati altri cinque. Gridavano ‘la Resistenza è morta’, ‘sporchi rossi’, ‘il ‘68 è finito’. Ho notato che uno di loro aveva una svastica tatuata. Sono fuggita in un ristorante e quando sono riuscita fuori era tutto finito, loro erano scappati e c’erano la polizia e un’ambulanza che mi ha portata all’ospedale. Solo dopo siamo andati in questura per la denuncia”.

“Nessuno poteva aspettarsi un’aggressione del genere, tantomeno a Firenze dove queste cose solitamente non accadono”, commenta un altro ragazzo della Rete, anche lui vittima dell’aggressione. “Noi ce ne stavamo allegri e tranquilli con le nostre bandiere, in un clima di assoluta rilassatezza – racconta –  e nessuno poteva minimamente immaginare una cosa simile. Tra l’altro con noi c’erano anche ragazzini di 15 anni, mentre gli aggressori erano tutte persone adulte”.

Dalla Cgil – Un agguato in perfetto stile fascista – commenta Vincenzo Sgalla, segretario generale della Cgil dell’Umbria – contro studentesse e studenti presi alla sprovvista, un gesto da vigliacchi, oltre che criminali. Ma conosciamo le ragazze e i ragazzi della Rete e sappiamo che non si faranno certo intimidire. Noi, come Cgil dell’Umbria, continueremo ad essere al loro fianco, in primo luogo nel difendere e portare avanti i valori dell’antifascismo e della Resistenza, che, tanto più in questi giorni, devono sempre essere tenuti alti”. “Un brutto episodio che non oscura la tre giorni, ma che offende una città antifascista come Firenze. Ai ragazzi la solidarietà di tutta la Cgil Toscana, con l’auspicio che vengano al più presto individuati i responsabili di un atto così vigliacco”, aggiunge Alessio Gramolati, segretario generale di Cgil Toscana.