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STRAGE PARA' A KABUL: ANCHE UN UMBRO FRA LE VITTIME. ECCO I NOMI COMUNICATI DALLO STATO MAGGIORE DIFESA. QUELLA INTERVISTA A L'ESPRESSO

Il più anziano aveva 37 anni, il più giovane 26. Poco dopo le 14 di oggi lo Stato Maggiore della Difesa ha comunicato i nomi delle vittime dell'attentato di questa mattina a Kabul costato la vita a 6 nostri paracadutisti. Si tratta del Tenente Antonio Fortunato, nato a Lagonegro (Potenza), nel 1974, in forza al 186° Reggimento; del Sergente Maggiore Roberto Valente, nato a Napoli nel 1972, in forza al 187° Reggimento; del 1° Caporal Maggiore Matteo Mureddu, Nato ad Oristano nel 1983, in forza al 186° Reggimento; del 1° Caporal Maggiore Giandomenico Pistonami, nato ad Orvieto (Terni) nel 1983, in forza al 186° Reggimento (nella foto da facebook); del 1° Caporal Maggiore Massimiliano Randino, nato a Pagani (Salerno) nel 1977, in forza al 183° Reggimento e del 1° Caporal Maggiore Davide Ricchiuto, nato a Glarus in Svizzera nel 1983, in forza al 186° Reggimento.

Pistonami si era da tempo trasferito a Viterbo insieme ai genitori. Ad agosto era stato intervistato da L'Espresso che aveva pubblicato una inchiesta dopo la morte del 1° caporal maggiore Di Lisio deceduto lo scorso 14 luglio. Ecco di seguito il brano di quella inchiesta con le dichiarazioni di Pistonami:

… Il primo caporalmaggiore Giandomenico Pistonami, come il collega di Di Lisio deceduto il 14 luglio scorso, è un mitragliere, quello che sta in ralla, il più esposto perché sbuca con il corpo fuori dal Lince. “Esco tutti i giorni, faccio da scorta a materiali e persone”, racconta Pistonami, 26 anni di Lubriano (Viterbo): “Il mio è il ruolo più importante della pattuglia, ho più campo visivo e uditivo, con un gesto posso fermare le macchine che passano”. Un lavoro pericoloso, di concentrazione e tensione che lascia poco spazio alle emozioni. “Purtroppo la mia famiglia guarda i telegiornali”, aggiunge con un sorriso, “ma sono tranquilli quando mi sentono tranquillo, per fortuna ci sono Internet e il telefono”. Il posto che occupa Pistonami qualcuno lo chiama 'sedile della morte' e spiega che ormai molti mezzi militari di altri contingenti tengono il militare dentro al blindato con un sistema di comando per pilotare la mitragliatrice fuori. … (da Trappola Afghanistan di Barbara Schiavulli – espresso.repubblica.it)

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