Cronaca

Strade e treni, ecco la Carta di Spoleto | Cantiere Tre Valli apre nel 2019

Rafforzamento dei collegamenti ferroviari e stradali, rilancio del sistema immobiliare, valorizzazione del territorio come bacino di cultura e natura, completamento della banda ultralarga. Sono questi i pilastri della “Carta di Spoleto”, discussa oggi nella sede del Comune della cittadina umbra nell’ambito di un tavolo di lavoro che ha messo insieme istituzioni nazionali, regionali e locali, imprenditori e top manager dei maggiori player dei trasporti.

Un documento che nasce dall’iniziativa di Mauro Luchetti, presidente del gruppo Hdrà, insieme al sindaco di Spoleto, Fabrizio Cardarelli, per trovare soluzioni e percorsi condivisi che consentano alla città di uscire dall’isolamento in cui viene relegata a causa di collegamenti lenti e difficili, che la penalizzano pur trovandosi solo a 120 chilometri dalla Capitale.

“Spoleto – ha detto il sindaco Cardarelli – deve essere un luogo dove vivere e lavorare, capace di attrarre migliaia di turisti ogni anno e quindi contribuire all’economia locale, al sistema dei servizi, alle imprese. Oggi la carenza di infrastrutture materiali e immateriali rende davvero complesso favorire un processo di inclusione territoriale ed economico, capace di costruire una prospettiva sociale. Dobbiamo lavorare, di concerto con la Regione Umbria, sul Piano dei Trasporti Regionali per delineare alcune direttrici fondamentali per risolvere i problemi di collegamento. Sulle infrastrutture immateriali si sono fatti importanti passi avanti, ma c’è ancora molto da fare”.

A rappresentare il Governo è stato Umberto Del Basso De Caro, sottosegretario ai Trasporti. “Il nodo delle infrastrutture – ha chiarito – è la precondizione dello sviluppo. Alcune tratte dell’alta velocità hanno già abbattuto le differenze tra pendolarismo e stanzialità. Sulla strada delle Tre Valli, che comprende la galleria di Acquasparta che abbrevierà i tempi di percorrenza su gomma per Spoleto, si potranno iniziare ad aprire i cantieri tra un anno e mezzo, il 1° gennaio 2019. Sono fiducioso che ce la faremo”.

“In passato l’Umbria è stata protagonista sul fronte della mobilità alternativa e dell’accessibilità interna alle sue città, come dimostrano Spoleto, Perugia – realtà simbolo della mobilità alternativa –  ed anche altri centri urbani. Ora dobbiamo affrontare invece il tema dell’accessibilità verso l’intera regione e della mobilità tra le sue città. Elemento questo cruciale se vogliamo incidere positivamente nello sviluppo della regione, e soprattutto del turismo”. Queste le parole di Catiuscia Marini, presidente della Regione Umbria.  Nel corso del suo intervento la presidente Marini ha quindi sottolineato la necessità di una programmazione strategica e di investimenti “che puntino a migliorare l’accesso da e per l’Umbria, e di come favorire i movimenti di persone e merci al suo interno”, nella consapevolezza che è altrettanto importante sviluppare i collegamenti longitudinali, dopo che per decenni l’Italia ha investito in infrastrutture lungo le dorsali della penisola. A tal proposito Marini ha anche ribadito come “per la nostra regione interna e priva di sbocchi al mare, è fondamentale un collegamento con il porto di Civitavecchia (pur sapendo che una parte importante del nostro territorio ha invece come porto di riferimento quello di Ancona), e di questa direzione va l’accordo che abbiamo sottoscritto con la Regione Lazio e con il Governo, per la Orte-Civitavecchia”.

Sul versante delle infrastrutture stradali Marini ha ricordato che “se il sisma del 1997 pose la questione dei collegamenti tra Umbria e Marche, dalla quale nacque il progetto della ‘quadrilatero’ (oggi quasi ultimato), oggi il tema che si pone e quello della Tre Valli. Un’opera – ha aggiunto la presidente – che deve mettere in collegamento i territori interessati dal sisma, da Ascoli, a Norcia, Spoleto fino al congiungimento con la E45, questo anche in funzione di una efficiente viabilità, indispensabile in casi di emergenze. Un progetto che ovviamente non è in alternativa al completamento dell’adeguamento della Flaminia e del collegamento Spoleto-Terni”. Infine la questione delle infrastrutture ferroviarie: “a mio giudizio – ha detto Marini – l’avere oggi un unico soggetto, come nel caso del gruppo RFI e Trenitalia, che rappresenterà per la nostra regione il gestore unico della rete e del servizio, contribuirà notevolmente al miglioramento del servizio ferroviario. Anche in vista di una connessione della nostra rete con quella dell’Alta Velocità, sapendo però – ha concluso – che quest’ultimo tema deve essere considerato in una ottica di sistema regione, e non di singoli territori”.

La lunga mattinata ha visto gli interventi, tra gli altri, di Paolo Guglielminetti (Pwc e Global Railways & Roads), Raffaele Celia (Anas), Adriana Galgano (deputata e membro della commissione Trasporti), Francesco Di Majo (presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale) e di molti sindaci di comuni umbri e manager di aziende legate al territorio.

Il risultato di questo sforzo sarà presentato domani alla cittadinanza in un appuntamento aperto a tutti previsto alle 11.30 nel Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti di Spoleto.