Cronaca

Storie dal terremoto, Popoli “lotta” per una doccia | Transumanza fallita “le vacche vogliono restare”

“Il nostro campo oggi…dopo una notte di diluvio!!!!!! Mancano ancora le docce. ….la tenda per dormire collettiva che ci hanno detto arriverà tra poco….manca il container per la nostra cucina da campo…..manca un po di breccia per coprire il fango dove si passa…….situazione di oggi…..P.s. la pompa di calore del tendone grande stanotte non ha funzionato e abbiamo avuto parecchio freddo…..”. Parla uno degli abitanti della piccola frazione di Popoli di Norcia (meno di 5 km dal capoluogo). Una situazione descritta molto difficile e confermata anche da altri abitanti che abbiamo raggiunto telefonicamente e che spiegano come la più grande preoccupazione siano il maltempo in arrivo e il freddo della notte inizia a scendere già a temperature molto basse.

L’aspetto positivo è che dalle ore in cui è stato lanciato l’allarme la situazione si è rapidamente evoluta e dopo otto giorni di gravi difficoltà finalmente ieri sera da Camerino è arrivata una colonna della Croce Rossa portando una nuova tenda da campo che è stata montata nella  notte.

Altra situazione altra storia, altra gente che lotta. Siamo a Castelluccio di Norcia, uno dei pochi rimasti lassù è Augusto Coccia, che dal suo profilo Fb racconta ieri del fallimento del tentativo di transumanza delle sua vacche: “Transumanza fallita le mie vacche si rifiutano di lasciare Castelluccio la libertà è sempre la libertà”. Perchè malgrado gli appelli delle autorità, alcuni pastori, testardi e inamovibili,  hanno deciso di rimanere a Castelluccio di Norcia. Migliaia tra pecore, vacche e cavalli. “Non ci spostiamo da qui senza di loro, e non vogliamo lasciare il paese incustodito”, hanno detto dal giorno del sisma di magnitudo 6,5. Ma l’avvicinarsi dell’inverno in condizioni così precarie li costringe ad anticipare la millenaria tradizione della transumanza. Solo che le Vacche di Coccia, non sembrano voler lasciare le loro terre e in cima alla montagna ieri hanno fatto dietro front.

Ma ci riproverà: lo ha scritto anche su Fb. Postando una foto prima dell’alba della prima neve che ha imbiancato le montagne intorno a Castelluccio.

Un paese isolato. E intanto, il paese delle lenticchie e della fioritura che ogni anno attira turisti da tutto il mondo continua a rimanere completamente isolato.  Dalla grande scossa tutte le strade che la uniscono a Visso e a Norcia sono interrotte. Si arriva solo con l’elicottero. Sul quale gli “irriducibili” hanno scelto di non salire. Del borgo accovacciato sul monte Vettore resta poco, macerie scenari fantasma. Ma l’anima di Castelluccio vive: “Castelluccio non c’è più, ma noi non possiamo andarcene”. E già pensano alla semina del prossimo anno.

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