Spoleto

Sport a Spoleto, la proposta di SP e AC “Comune non faccia pagare affitti alle associazioni”

In attesa della ormai prossima Fase 2 della battaglia alla pandemia da coronavirus, si moltiplicano le proposte per una ripresa coordinata di tutte le attività che da più di 40 giorni sono ferme.

Dopo la lunga discussione sulla ripresa operativa delle imprese produttive, si aggiunge ora anche la necessità di valutare nel più breve tempo possibile anche la ripresa di tutte le attività sportive che hanno visto in molti comparti troncare di netto la stagione agonistica, con la fine anticipata, in alcuni casi, dei campionati in corso.

Sull’argomento intervengono ora con una nota i gruppi di minoranza Spoleto Popolare e Alleanza Civica con una serie di valutazioni e proposte sottoposte all’amministrazione comunale.

“Indubbiamente il coronavirus ha cambiato le nostre vite, ha stravolto il nostra quotidianità. Sembra ormai certo che la nostra regione sia la prima a ripartire dal 4 maggio, per la cosiddetta fase 2, con le dovute accortezze e precauzione. Non ne conosciamo le modalità e le nuove regole alle quali dovremo attenerci, ma sappiamo che uno dei tanti settori come lo sport e tutto il mondo che lo circonda con il lockdown ha pagato un duro dazio, così come tutte le attività sportive sospese, gli allenamenti, le varie manifestazioni, campionati nazionali e mondiali, fino al rinvio delle Olimpiadi di Tokio.

Lo sport e i suoi valori sono scuole di vita; insieme alla famiglia e alla scuola garantiscono la sana crescita del giovane con un ruolo fondamentale sul piano sociale. Lo sport è un’attività basilare dell’esistenza dell’individuo. Non sappiamo ora quali decisioni e facilitazioni darà il Governo, il CONI e le singole Federazioni alle Associazioni sportive e ai suoi tesserati. E’ chiaro che difronte a problemi di salute lo sport si deve fermare, ma è altrettanto chiaro che lo sport, per tutto quello che rappresenta, deve essere considerata una di quelle attività da far partire per prima, a cominciare dallo sport di base, con le ovvie dovute norme di sicurezza che saranno previste.

Per questo proponiamo all’amministrazione comunale di favorire la ripresa sportiva, dando la possibilità alle Associazioni sportive, qualora lo ritengano opportuno, di poter recuperare gli oltre due mesi di stop, spostando le attività da metà maggio fino a metà agosto, rimettendo in azione tutti gli impianti sportivi, consentendo la ripresa sia per l’attività di base che per quella agonistica.

Le Associazioni avranno anche bisogno di sostegno economico, magari in servizi, non facendo pagare i noli di gennaio e febbraio e i restanti fino a settembre, e valutare in diminuzione i prezzi degli stessi per la nuova stagione 2020/2021, agevolando le società sportive ad una più serena ripartenza.

Molte di loro faranno fatica a ripartire, avendo perso gli sponsor e gli introiti delle quote sportive dei propri tesserati. Lo stesso discorso vale per tutti i collaboratori sportivi che si sono ritrovati all’improvviso senza alcun compenso, e per la loro caratteristica lavorativa dilettantistica, senza poter attingere ad alcuna forma di aiuto.

Infatti la cifra stanziata dal governo attraverso Sport e Salute, i famosi 600,00 € di indennità, previsti per i mese di marzo, probabilmente potranno garantire solo una domanda su 15.

Siamo consapevoli che sarà difficile far tornare tutto come prima, ma dobbiamo assolutamente non perdere di vista l’obiettivo ed essere orgogliosi di poter tornare a fare attività sportiva“.

(modificato alle 16)