Categorie: Cronaca Spoleto

Spoleto, via alla “guerra” contro l'insetto che distrugge il castagno

Parte il progetto con l’Università degli Studi di Perugia per l’attività di ricerca, nel territorio di Spoleto, nella lotta contro il cinipide del castagno, un insetto estremamente nocivo a causa del veloce deperimento delle piante che attacca. La Giunta ha approvato nell’ultima seduta le linee progettuali di una convenzione con l’Università degli Studi di Perugia –Dipartimento di Scienze Agrarie – garantendo un contributo di 2mila euro per la realizzazione di un centro di moltiplicazione, nell’area di Montebibico, del Torymus, un insetto che è competitore naturale del Cinipide.

La difesa del castagno dall'azione del cinipide è una problematica ambientale di vasto rilievo come dimostrano le numerose iniziative messe in campo a livello nazionale. Nel territorio dello spoletino il parassita ha colpito i castagneti nelle zone di Montebibico, Pincano, Pompagnano, Voldarena, Casal di Mezzo, Valle San Martino, Vallocchia e Borgiano. Nel 2011, su proposta del consigliere Enzo Alleori, venne presentata una mozione, la cui urgenza fu votata all'unanimità dal massimo consesso cittadino, per garantire la difesa del castagno attraverso l'utilizzo dell'unico metodo di lotta di tipo biologico (introduzione del parassitoide Torymus Sinensis). Una misura resasi necessaria non solo perché il castagno rappresenta una fonte di reddito importante per le popolazioni montane, ma anche perché componente irrinunciabile della cultura e del paesaggio in cui è inserito. A febbraio a Montebibico si tenne un incontro pubblico insieme al Comune, Università, Regione e produttori per parlare delle iniziative intraprese e dei primi risultati ottenuti nel territorio di Spoleto nella lotta contro il cinipide, un’attività di ricerca realizzata dall’Università con la guida del dott. Carlo Ricci e Claudia Santinelli dell’ex agenzia Arusia.

“Durante il convegno – ha detto il Sindaco Benedetti – avevo sottolineato la necessità di continuare nell’azione di tutela coinvolgendo diversi attori. L’avvio del progetto con l’Università rappresenta un risultato importante e concreto per gestire al meglio una problematica che ha rilevanti ripercussioni ambientali e paesaggistiche”. “Viva soddisfazione ha espresso il consigliere Enzo Alleori che si era fatto promotore della mozione in consiglio. “Il Comune è venuto incontro con prontezza alle esigenze della popolazione e di un territorio e si è fatto carico di combattere un’emergenza che non è solo di natura ambientale ma anche economica e commerciale”.