Categorie: Cronaca Spoleto

Spoleto, vandali mettono a soqquadro il centro sportivo della Superga

Per la seconda volta nel giro di un anno e mezzo il centro sportivo ‘Ivo Rutili’ di San Giovanni di Baiano viene messo a soqquadro dai vandali. E’ successo nella notte appena trascorsa, i soliti ignoti hanno rotto porte e finestre, hanno segato diversi lucchetti e si sono introdotti nei locali adibiti a magazzino distruggendo i materiali che la società di calcio Superga 48 vi ripone quotidianamente.

A rendere pubblico il fatto è stato, attraverso un post pubblicato sul suo profilo facebook, Massimiliano Capitani, dirigente della Superga 48 nonché consigliere comunale di Spoleto, che non sembra avere dubbi sulla volontà dei vandali di oltraggiare il buon nome della storica società sportiva di San Giovanni di Baiano. Questo il messaggio che appare sulla sua ‘bacheca’: “Ennesimo episodio di vandalismo ai danni della U.S.D. Superga 48. Alcuni balordi (usando un eufemismo) questa notte si sono introdotti all’interno dell’impianto sportivo Ivo Rutili di San Giovanni di Baiano e, oltre a rompere porte, finestre, segare lucchetti ecc. si sono introdotti all’interno dei locali adibiti a magazzino danneggiando i materiali presenti con il chiaro intento di oltraggiare il nome della Società. ….Nonostante gli sforzi che tutti noi stiamo mettendo in campo per ritagliarci un piccolo ma pur importante ruolo sociale per il nostro territorio, coronati dal primo posto in classifica della prima squadra e dai buoni risultati della scuola calcio/settore giovanile, ci sono ancora ‘persone’ che si adoperano per distruggere tutto questo. Noi chiaramente ANDREMO AVANTI…… così come abbiamo sempre fatto …….con la serietà che ci ha sempre contraddistinto da tre anni a questa parte….”

Prima di questo, l’ultimo episodio di vandalismo al centro sportivo ‘Rutili’ si era consumato nell’agosto del 2013 quando, oltre a danneggiare le strutture, i malviventi rubarono medicinali, un decespugliatore, un amplificatore audio e bevande e alimenti dal bar: lattine, bottiglie di birra, patatine e stuzzichini vari, che vennero consumati per altro in buona parte direttamente sul prato antistante.

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