Categorie: Politica Spoleto

“Spoleto città orfana di politica culturale”, la nuova provocazione del consigliere Bernelli

di Wolfgang Bernelli (*)

In linea di principio, una città importante, ricca di storia e tradizione quale è Spoleto, ha l’obbligo di attuare una seria politica culturale non faziosa e tendenzialmente aperta alle diverse sensibilità, attraverso la promozione e valorizzazione di iniziative di spessore.

Perché, inoltre, Spoleto si possa qualificare quale centro d’interesse e di attrazione culturale, è necessario che dette iniziative abbiano luogo con continuità e non siano concentrate in determinati e brevi periodi dell’anno.
Per realizzare giusti ed ambiziosi programmi, una capace Amministrazione Comunale dovrebbe innanzitutto dotarsi di programmazione seria, al fine di imprimere quel necessario cambio di marcia che possa far crescere la nostra città, sia nel settore culturale che in quello squisitamente economico. A Spoleto, invece è tutt’altra cosa, con la figura di un assessore alla cultura, Vincenzo Cerami praticamente inesistente, mai presente in nessuna delle sedute di Consiglio Comunale, un vero e proprio schiaffo alla città di Spoleto.
A Spoleto, la cultura spesso è filtrata da logiche politiche ed è concepita quale strumento per conferire vantaggi ad alcuni soggetti ben determinati.
Lo dimostrano le sporadiche iniziative che, a fronte di grandi sforzi economici da parte del Comune di Spoleto, non determinano benefici diffusi né danno alcun lustro alla nostra città
Infatti, non sempre ciò che in potenza appare come un buon investimento, si rivela, nei fatti, un buon affare, specialmente se a una dotazione economica non si accompagna un’organizzazione gestionale all’altezza della situazione.
Tutto ciò rientra nell’impegno e nel lavoro di un serio Assessorato alla cui guida ci sia una figura all’altezza, che ami spendersi per la nostra Spoleto, e non invece portare solo la bandierina di Assessore appesa alla giacca, senza darne giusta valorizzazione!!!!.

(*) Consigliere comunale di FLI- FUTURO E LIBERTA’ PER IL TERZO POLO