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SPOLETO CHIAMA, WASHINGTON RISPONDE: BARACK OBAMA SCRIVE A ILARIA RAPACCHIO. IERI L’INCONTRO A TERNI CON FRANK TURNER (Foto)

Per mesi è rimasta in contatto con lo staff di Barack Obama formulando proposte in tema di riforma sanitaria ed energia rinnovabile. Ma quando l’altra mattina Ilaria Rapacchio, spoletina doc e direttrice di Spaolithos, ha aperto la sua posta elettronica non ha creduto ai propri occhi. L’ultima mail era proprio del Presidente degli Stati Uniti che, congratulandosi per l’impegno profuso, la aggiornava sui processi relativi alla sanità a stelle e striscie. Impossibile conoscere il contenuto della mail, strumento che Obama ha utilizzato sin dall’avvio della campagna elettorale per coinvolgere i cittadini “restituendo loro la voce”. “E’ la prima volta che mi ha scritto – dice a TO® la Rapacchio – e non nascondo una certa emozione”. Lei che, per motivi familiari, ha anche dovuto rinunciare ad entrare a far parte dello staff del Presidente. Una scelta sofferta, che invece ha seguito un altro umbro, Andrea Liberati di Terni, oggi a Miami per seguire da vicino quella che è considerata la più grande rivoluzione democratica del nuovo millennio. E proprio a Terni ieri Ilaria Rapacchio ha incontrato Frank Turner, già dirigente della campagna elettorale del Presidente. L’occasione era legata al talk show “Da Washington a Terni” condotto dalla giornalista Tiziana Laudadio. Sono stati proprio gli organizzatori ad invitare la Rapacchio a salire sul palco ed intervistare Turner. “Ho chiesto a Turner, con il quale eravamo stati in contatto nei mesi scorsi, se davvero Obama può esser considerato la personificazione della democrazia elettronica. Lui ha confermato che è effettivamente così – dice Ilaria – grazie al web Obama ha potuto raggiungere una platea vastissima, cosmopolita che ha compreso il suo messaggio e si è attivata spontaneamente in suo sostegno. Basta pensare che l’1% dei fondi raccolti per la campagna elettorale, parliamo di milioni di dollari, sono giunti dall'estero. Frank Turner ha poi confermato che Obama è intimamente convinto dell'importanza di consentire a tutti gli esseri umani di avere uguali chanches esistenziali: dalla accessibilità all'istruzione anche ad alti livelli, dalle cure mediche alla carriera lavorativa. Valori legati alle sue umili origini e alle difficoltà che ha dovuto superare nel corso della sua vita. Parole come Hope e Change sono quelle che ama e usa di più: il Presidente ama spesso ricordare che “siamo ciò che desideriamo da noi stessi””. (Carlo Ceraso)