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“Sinistra per Perugia”, Prc e PdCi in lista / Escono Sel e “La Sinistra per Perugia”

(Ale. Chi.) – Arriva lo strappo: al tavolo di ieri pomeriggio (9 maggio, ndr) c'erano “La Sinistra per Perugia” (con Stefano Violini e Maria Paola Sabbatini), Prc (con Enrico Flamini, Emiliano Pampanelli e Luciano Della Vecchia) e PdCi (con Cesare Megha e Pier Luigi Neri). Mancava invece all'appello Sel, che ha deciso di correre da sola, dopo vari mal di pancia interni al partito. Ma per “La Sinistra per Perugia” non c'è storia: la sinistra “continua a dividersi“, e per questo meglio uscire fuori dalla competizione elettorale. Mancherebbero dunque i presupposti sui quali si era basata la stessa formazione de “La Sinistra per Perugia”. Per questo Violini e Sabbatini, insieme a chi è stato con loro fini dall'inizio, hanno deciso di non scherarsi da nessuna parte, e abbandonare l'idea della candidatura.

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La nascita della lista – Al netto di qualche confusione, creata dalla presenza o dall'assenza di articoli determinativi nei nomi delle formazioni, è “Sinistra per Perugia” la lista unitaria che si presenterà alle elezioni comunali di Perugia “con l'intento di unire le sensibilità e la cultura progressista presente nel nostro comune“: così si esprimono in una nota il rifondarolo Flamini e il comunista Megha. “Questa possibilità, vera novità delle elezioni di Perugia, rappresenta un processo avanzato che collega l'esperienza politica di Rifondazione comunista e Comunisti Italiani a uomini e donne provenienti dalla società, che insieme ad altri esponenti di associazioni, del mondo del lavoro e del sindacato intendono rinnovare, unire e rafforzare la sinistra. Si tratta di una lista di cittadinanza, una proposta di innovazione politica anche per rilanciare un nuovo centro-sinistra, una proposta che lasciamo aperta fino all'ultimo.
Gli uomini e le donne che lavorano alla lista unitaria della sinistra si impegnano per un programma amministrativo che metta al centro la crisi e misure concrete contro l'austerità, per una Perugia capoluogo di regione, città dei diritti, della partecipazione, del lavoro, dei beni comuni. Riorganizzazione della macchina comunale, interventi concreti sulle tariffe e la loro riduzione, non solo la difesa del sociale, ma interventi mirati a rafforzare e accrescere le politiche sociali di Perugia, una programmazione partecipata con i cittadini degli interventi di manutenzione, riuso dell'esistente per rilanciare un nuovo modello di sviluppo per un piano sociale e del lavoro, “rifiuti zero”, un progetto di sicurezza democratica: questi sono alcuni degli elementi caratterizzanti della lista. La proposta politica della lista è unitaria e proseguirà oltre le elezioni, rappresentando a Perugia un punto di riferimento per tutti i cittadini che vogliono che il nostro comune, a partire da Perugia capitale europea della cultura, sappia recitare un ruolo attivo e protagonista sul tema dello sviluppo, dell'innovazione e del lavoro
“.

Questione di simboli – Importante anche la scelta del simbolo della lista: a sfondo bianco e rosso, con in rilievo le scritte “Sinistra per Perugia” e “Rifondazione Comunisti Italiani”. Torna il simbolo della falce e martello, mentre per “La Sinistra Per Perugia” era presente il grifo identificativo proprio per Perugia.

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