Categorie: Cronaca Spoleto

Si è spento Fulvio Calandri, il partigiano che mise in moto Spoleto

Fulvio Calandri, l’imprenditore di San Giovanni di Baiano molto conosciuto e ammirato per le sue doti professionali e umane, si è spento nelle prime ore di questa mattina. Aveva 93 anni. Con lui se ne va un pezzo della storia di Spoleto, di quella generazione che con il lavoro e tanti sacrifici risollevarono le sorti dello stesso Paese devastato dalle atrocità della seconda guerra mondiale, che gli strappò l’affetto del fratello Carlo. Da giovane era stato partigiano nella Brigata Melis che operò tra le montagne della Valnerina e lo spoletino. La fine della guerra, l’incontro con Ivana con cui decide di mettere su famiglia.  Appassionato di motori Fulvio Calandri aveva cominciato la sua attività realizzando dapprima una autofficina poi, negli anni ’60, la concessionaria della Piaggio in via Flaminia a Spoleto. Fu lui a contribuire a “mettere in moto” la città del Festival, il mezzo più accessibile per potersi spostare verso le fabbriche e la campagna. Chi poteva spendere di più acquistava la mitica 90 super sprint (quella che aveva bauletto e ruota di scorta incassati nello spazio vuoto tra manubrio e sellino).  La moto è ancora uno strumento sociale, ci vorrà almeno un decennio prima che venga assimilata alla ‘compagna’ ideale per scampagnate e momenti spensierati. Calandri c’è per tutti, con la sua cortesia di affabile venditore e la competenza di esperto meccanico pronto a riparare ogni guasto. Per tutti ha un consiglio, una soluzione. Come ne avrà quando con la moglie Ivana Musco e il cognato Benito decidono di aprire l’omonimo bar-alimentari che, nel giro di poco tempo, diventa vero e proprio punto di aggregazione per le più giovani generazioni e ricercato luogo dove fare la spesa per quelle più adulte. Anche dopo aver raggiunto la meritata pensione, Fulvio Calandri si è sempre occupato, oltre che della famiglia alla quale era legatissimo (da poco era diventato bisnonno), anche delle vicende della comunità, inclusi i successi della sua squadra del cuore, la Superga 48 che aveva visto dagli spalti anche poche domeniche fa insieme al figlio Carlo. “Fulvio è stato uno dei nostri educatori e consiglieri di vita – ha ricordato in un post il d.s. della squadra Massimiliano Capitani -; per chi come me è nato e cresciuto a San Giovanni di Baiano la figura di Fulvio è sempre stata di riferimento”. Le esequie si terranno domattina alle 11 presso la chiesa di San Giovanni di Baiano. Alla signora Ivana, ai figli Carla e Carlo, alla nuora Franca e a tutti i familiari l’abbraccio sincero della redazione.