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SEGNI BAROCCHI E SAGRA MUSICALE PRESENTANO “IL MARTIRIO DI SANTA CECILIA”, ORATORIO DI ALESSANDRO SCARLATTI

Si conclude domani all'Auditorium San Domenico di Foligno la XXX edizione di Segni Barocchi con il concerto “Il Martirio di Santa Cecilia, Oratorio” di Alessandro Scarlatti, proposto da “I Barocchisti”. L'evento è promosso in collaborazione con la Sagra Musicale Umbra. Gli interpreti sono Maria Grazia Schiavo (soprano), Yetzabel Arias Fernandez (soprano), Nicola Marchesini (controtenore), Cyrill Auvity (tenore), la direzione è di Diego Fasolis. Il giovane Haendel, da poco arrivato in Italia nel 1708, lavora a fianco del più celebrato compositore dell'epoca, Alessandro Scarlatti. Poche settimane prima che il Sassone trionfi nell'Urbe con il suo Oratorio La Resurrezione, il più anziano maestro fa eseguire questo Martirio di Santa Cecilia, su libretto di uno dei protettori di Haendel, il cardinale Pietro Ottoboni. Creduta perduta per quasi tre secoli, la partitura scarlattiana è recentemente stata rinvenuta in una collezione svizzera e riportata alla vita esecutiva grazie ai Barocchisti e a Diego Fasolis, interpreti d'eccezione di questo repertorio. I Barocchisti, internazionalmente apprezzati quale complesso di riferimento per l'esecuzione del repertorio antico su strumenti storici, hanno raccolto, sotto la guida di Diego Fasolis, l'eredità della Società cameristica di Lugano fondata da Edwin Löherer, che a partire dagli anni ‘50 svolse un'attività fondamentale per il recupero delle opere vocali e strumentali del Barocco. Il complesso si presenta in formazioni variabili fino a 40 elementi, con una solida preparazione culturale e strumentale e con una propria attività solistica riconosciuta a livello internazionale. L'orchestra, unitamente al Coro della Radio Svizzera, in questi ultimi anni, con la direzione di Fasolis, ha realizzato diverse produzioni concertistiche e discografiche pluripremiate, dedicate a Bach, Cavalli, Galuppi, Gossec, Händel, Mozart, Scarlatti, Paisiello, Piccinni, Purcell, Vivaldi. Verrà prorogata fino al prossimo 4 ottobre, per il successo di pubblico ottenuto, la mostra “Affabula”, un viaggio nell'immaginario di Charles Perrault, con le illustrazioni di Francesca Greco e le videoanimazioni di Emanuele De Donno, che doveva concludersi il 20 settembre. “Raccontare le fiabe è un gioco ma quando interviene l'artista con le sue interpretazioni e con le sue immagini si aprono nuovi scenari, attraverso il “doppiogioco”, quello dello scrittore e quello dell'illustratore”, ha osservato il direttore artistico del Festival, Massimo Stefanetti. “Dalle mostre sul costume seicentesco realizzate da “Segni Barocchi”, tra il 1984 e il 1988, è nato il Museo Multimediale dei tornei, delle giostre e dei Giochi: ci auguriamo che dal progetto di mostre sulla fiaba barocca possa nascere il Castello delle fiabe”.