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Scuole, in Umbria intercettate risorse per 110 milioni di euro

Ben 110 milioni di euro per le scuole dell’Umbria grazie a vari canali di finanziamento. Un “tesoro” sostanzioso di cui beneficeranno gli studenti del futuro ma anche il settore dell’edilizia e quando ad esso collegato. Un risultato che ha visto in prima linea la Regione Umbria, accanto agli uffici tecnici di Comuni e Province, proprietari delle scuole che saranno oggetto di lavori o costruite ex novo.

Con la pubblicazione degli elenchi relativi agli interventi ammessi finanziamento, per 30 milioni di euro, riguardanti gli asili nido e le scuole dell’infanzia (23 in tutto, anche se 13 ammessi con riserva), infatti, sono state pubblicate tutte le graduatorie relative agli interventi infrastrutturali nel mondo dell’istruzione finanziati con risorse del PNRR.

La scuola – afferma l’assessore regionale all’Istruzione Paola Agabiti – è uno dei settori in cui in questi mesi abbiamo dedicato particolare attenzione e oggi possiamo raccoglierne i risultati. Nel complesso nella nostra Regione, grazie al lavoro portato avanti in questi mesi all’interno della Commissione Istruzione e alle continue interlocuzioni con il Ministero, siamo riusciti ad intercettare risorse per circa 110 milioni di euro. Un risultato straordinario, che premia il nostro impegno nel garantire scuole sicure, moderne e all’avanguardia da un punto di vista tecnologico. Risorse ingenti che si sommano a quelle regionali e a quelle ottenute in seguito agli eventi sismici del 2016, non limitate ai soli Comuni del cratere, ma destinate all’intero territorio regionale.

Due sono stati gli ambiti di investimento sulle infrastrutture il primo ha interessato l’edilizia scolastica attraverso interventi che interesseranno la realizzazione di nuove scuole, asili nido e scuole dell’infanzia, mense e strutture per lo sport e la messa in sicurezza degli edifici, il secondo ambito ha riguardato invece gli ambienti innovativi e gli strumenti per la didattica digitale.

Come amministrazione, i numeri ne sono una testimonianza, – conclude Agabiti – crediamo fortemente nella scuola e nell’istruzione, un settore vitale che non solo contribuisce alla formazione e alla crescita delle nuove generazioni, ma che al tempo stesso rappresenta un volano per lo sviluppo economico e sociale, in grado di favorire l’occupazione e favorire l’inclusione sociale”.