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Scuola intitolata a partigiano cambia nome | Comune sceglie Alighieri

Perugia si era già risvegliata confusa dopo il 25 aprile, quando al Caffè Turreno era “scomparsa” la targa commemorativa antifascista. A fare scalpore oggi, e a destare le ire della Società di Mutuo Soccorso di Perugia, è  la decisione dell’amministrazione comunale di Palazzo dei Priori di cambiare nome alla scuola Mario Grecchi di San Sisto, intitolandola a Dante Alighieri. Una decisione che ha “lasciato di stucco” la Società di mutuo soccorso di Perugia, la quale ricorda in una sua nota che “Grecchi, insieme a Primo Ciabatti, è il più amato dei nostri partigiani“. Alla base della delibera dell’amministrazione comunale, c’è una delibera della giunta del 25 febbraio scorso, dopo la richiesta inoltrata dal Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo n. 7 di Perugia, con la quale si propone di nominare il medesimo con il nome “Le Pleiadi”.

La questione del ridimensionamento scolastico – Nella stessa delibera, viene affermato che “le scuole secondarie di I° grado di Castel del Piano – Fontignano e S.Sisto, denominate M.Grecchi”, dopo il ridimensionamento scolastico in atto dall’1 settembre dello scorso anno, “vengono divise per territorio e assegnate a 2 Istituti Comprensivi diversi. La scuola secondaria di I° grado di Castel del Piano – Fontignano viene accorpata all’Istituto Comprensivo n.6″, uscendo di fatto da “Le Plediali”. A questo punto parrebbe esserci una divisione di vedute tra gli organi collegiali dei due “nuovi istituo: Castel del Piano-Fontignano è intenzionata a conservare il nome di “Grecchi”, mentre “il collegio dei docenti e il consiglio di Istituto dell’Istituto Comprensivo n.7 – si legge nella delibera di Palazzo dei Priori – hanno richiesto all’unanimità l’autorizzazione ad intitolare la scuola secondaria di I° di San Sisto al Sommo poeta “Dante Alighieri”, per rendere omaggio alla forte libertà e coerenza del suo pensiero coniugato ad un’ arte straordinaria, in occasione del 750° anniversario della nascita”. A questo punto la giunta approva, e Dante fu.

La storia – Grecchi a diciotto anni rimase ferito in uno scontro: la ferocia della guerra si disvelò quando, per poterlo fucilare, gli fecero trasfusioni di sangue per mantenerlo in vita. “C’è una lapide che ricorda questo suo sacrificio – dicono dalla Società – che stava andando distrutta nelle demolizioni dell’ospedale di Monteluce e fummo noi della Società di Mutuo Soccorso assieme all’Anpi e all’Associazione mazziniana ad impedire che finisse tra le macerie, ora si trova all’ingresso del Silvestrini. Mentre, nella cripta della sua tomba al cimitero monumentale è conservato il palo al quale lo legarono per fucilarlo. Chi ha deciso di togliergli la scuola a lui dedicata se fosse andato lì sotto a vedere quel palo ed avesse letto la commovente lettera, pubblicata ne “Lettere dei condannati a morte della Resistenza”, che Mario scrisse alla madre, al babbo ed ai fratelli prima di morire, forse, non gli avrebbe fatto il torto che gli ha fatto.

La lettera – Mamma, papà, fratelli – scrisse Grecchi – vi lascio terribilmente addolorato per non avervi potuto rivedere. Perdonatemi se vi ho procurato qualche dispiacere. Vi ho sempre voluto tanto bene. Perdonate quest’ultimo male e inviatemi la vostra Santa benedizione. Muoio con la sicurezza di non aver fatto mai male a nessuno. Pregate per me. Per sempre vostro Mario”.

“Tra pochi giorni sarà il XX Giugno e noi, come ogni anno, saremo lì”, conclude la Società di mutuo soccorso, ribadendo che “quest’anno alla mestizia che sentiamo al Monumento al XX Giugno ed alla lapide dei nostri patrioti e dei nostri partigiani, si unirà anche la vergogna per il torto che Perugia ha fatto a Mario Grecchi, morto a 18 anni per noi, per la liberta’ di cui stiamo godendo”.

Aggiornato ore 18.09