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Scuola, Bastioli preoccupato per la creazione di un'unica direzione a Bevagna, Montefalco, Giano e Castel Ritaldi

“In qualità di capogruppo consiliare in Provincia di Perugia – afferma in una nota il socialista riformista Enrico Bastioli – ho da poco presentato un'interrogazione sulle conseguenze della manovra governativa sulla razionalizzazione della spesa relativa all'organizzazione scolastica. Tra i vari interventi messi in campo per ottenere il risparmio sui costi dei Dirigenti scolastici, la scuola dell'infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado saranno aggregate in istituti comprensivi con almeno 1.000 alunni e che le scuole con meno di 500 (300 nelle piccole isole e i comuni disagiati) alunni non potranno avere un Dirigente a tempo indeterminato ma solo Reggenti. Queste decisioni hanno avuto come prima conseguenza la soppressione del dirigente scolastico delle scuole di Bevagna e la creazione di una reggenza in condominio con Montefalco. A mio avviso una decisone del genere rischia di minare alla base l'impianto autonomista dato alla gestione degli istituti scolastici. La mia più grande preoccupazione è che gli sforzi progettuali messi in campo in questi anni dalla dirigenza scolastica e l'amministrazione comunale, vengano vanificati da altre scelte che non sono state in precedenza discusse o condivise. Preoccupazione che aumenta se si dovessero concretizzare le voci che circolano circa la creazione di un'unica direzione scolastica tra Montefalco, Giano dell'Umbria e Castel Ritaldi, oltre a penalizzare la Città di Bevagna, vanno contro quelle politiche comprensoriali che fanno riferimento agli ambiti territoriali. Lo stesso ricorso presentato dalla Regione Umbria alla Corte Costituzionale per la dichiarazione di illegittimità dei commi 4 e 5 dell'art. 19 della manovra sulla razionalizzazione della spesa scolastica, qualora accolto ne riporterebbe in vita la dirigenza scolastica di Bevagna. Mi auguro pertanto che le amministrazioni locali sappiano trovare risposte unitarie a questa situazione, risposte che se da un lato dovranno tendere ad una visione comprensoriale delle questioni, dall'altro non devono mortificare gli sforzi progettuali che le varie direzioni scolastiche hanno realizzato in questi anni e che rischiano di essere gettati alle ortiche per indiscriminate scelte del governo centrale”.