Categorie: Foligno Politica

Scontro frontale tra Pd e grillini sulle 'quote rosa' Durissima replica del candidato Luca Busciantella Ricci

A proposito di “quote rosa” nelle liste, ringrazio gli amici del PD trevano per il sollecito interesse riguardo la nostra presunta violazione, sono sicuro che la loro segnalazione vada nel senso di consentire la democratica partecipazione M5S Trevi alla tornata elettorale di Maggio e non sia dettata dalla necessità di aggrapparsi ad ogni appiglio per cercare disperatamente di recuperare quel 13% di elettori fuggiti alle ultime politiche. Interpretando quindi l'articolo in quest'ottica di aiuto e stimolo mi permetto di rassicurarli sul nostro interessamento alla questione. La normativa di riferimento è stato oggetto di attento studio da parte del sottoscritto e di alcuni legali. Premesso che una simile norma già esisteva nel 1993 ed è stata dichiarata incostituzionale da una sentenza del 1995 che ha dichiarato incostituzionale la parte in cui prevedeva, per le elezioni del Consiglio comunale nei comuni con popolazione sino a 15.000 abitanti, che nelle liste dei candidati nessuno dei due sessi può essere, di norma, rappresentato in misura superiore ai due terzi. La nuova norma reintroduce in sostanza il medesimo criterio, distinguendo nettamente tra comuni con più di 15mila abitanti e comuni con meno di 15mila abitanti, come Trevi, in cui invece la norma è lacunosa. Questa lacuna necessita di interpretazioni che ci siamo premurati di chiedere agli uffici competenti, i quali purtroppo essendo giunti alle medesime nostre conclusioni, allo stato dei fatti non hanno saputo e potuto darci una risposta. Sappiamo che è stata fatta una specifica richiesta di chiarimenti al Ministero e siamo in attesa di delucidazioni. Ad oggi, quindi, non v'è alcun modo di sapere come questa norma verrà interpretata. Parliamo di interpretazione della norma, non della sua validità costituzionale, su cui eventualmente dovrà giudicare la Corte, abbiamo già avuto modo di sperimentare sulla nostra pelle quanto un'interpretazione ancorché ministeriale possa rivelarsi in contrasto con la legge. Non è nostra intenzione comunque proporre ricorsi, quando avremo un'indicazione precisa dell'interpretazione di questa norma ci adegueremo, se necessario.
Ribadiamo ancora di essere i primi a dispiacerci dell'esiguità di donne che hanno dato la loro disponibilità a candidarsi, tuttavia il dover per forza introdurre una quota rosa, costringerebbe a ricorrere a forzature che appaiono a chiunque in contrasto con il concetto stesso di democrazia e libertà individuale, che è alla base del sistema elettorale attivo e passivo, come già richiamato in passato dalla Corte Costituzionale.