Categorie: Istituzioni Perugia

SANTI E STATUTI, RONCONI (UDC) ACCELERA PER IL PROVINCIALE. DISTINGUO DI BUCONI (PSI) IN REGIONE

Continua la bagarre che ha coinvolto pressoché tutte le istituzioni umbre, sulla tormentosa e tormentata proposta di inserire il nome dei Santi Francesco e Benedetto negli satatuti della regione, della provincia di Perugia e di alcuni comuni, avanzata i primi giorni dell'anno da Mons. Vincenzo Paglia, vescovo di Terni e presidente della Conferenza episcopale umbra. Tra la miriade di prese di posizione prese in questi giorni dagli esponenti di tutti i partiti politici fulminati “sulla via di Damasco”, l'ultimo colpo di accelleratore all'inserimento dei nomi in statuto regionale è giunto con il capogruppo Udc in consiglio provinciale Maurizio Ronconi, che ha invitato il presidente della provincia Marco Vinicio Guasticchi a intervenire oggi ai lavori della commissione Statuto, “in modo da dar seguito a quanto già dallo stesso dichiarato 'urbi et orbi' sull'intendimento di inserire i richiami a san Francesco e a san Benedetto nello Statuto della Provincia”. Ronconi ha annunciato il sostegno del suo partito all'eventuale proposta, anche in assenza di Guasticchi.

Di tono e di colore diversi invece l'intervento di oggi di Massimo Buconi, capogruppo regionale del Partito dei socialisti italiani, che ha fatto un distinguo sulla proposta dell vescovo Paglia tra un'inserimento delle tematiche di sostegno ai deboli -tanto a cuore ai due Santi patroni d'Italia e d'Europa, e il mero inserimento dei loro nomi. “La proposta – secondo Buconi- è ben posta se vuole aprire, in questo difficile momento economico e sociale del Paese, un dibattito su una politica di sostegno delle fascia deboli, su un nuovosviluppo sostenibile e sulla centralità del rapporto lavoro-territorio. Di esempi se ne possono fare mille: dall'acqua pubblica fino alla ridistribuzione della ricchezza”. “Se invece la proposta di monsignor Paglia -ha detto ancora il consigliere- mira semplicemente a stampare i nomi dei Santi Benedetto e Francesco nello statuto, appare un esercizio di stile destinato a creare divisioni politiche, filosofiche, di genere e di territorio. Divisioni, eventuali, che non servono a nessuno in questo momento di cassa integrazione e di zero appalti per le piccole e medie aziende nostrane”. Olè !

Prosegue dunque senza sosta la processione dei turibolari in circolazione. A breve la discussione su come fare per cambiare tecnicamente gli Statuti. Si attendono consigli. Si susurra di una mozione bipartisan per il rogo di quelli vecchi.

(C.V. e FDA)

Le puntate precedenti:

DAL PD DI ASSISI UNA MOZIONE PER INSERIRE I SANTI FRANCESCO E BENEDETTO NELLO STATUTO COMUNALE

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MODIFICHE STATUTO REGIONALE, VINTI (PRC) “INSERIAMO IL PRINCIPIO CHE L'ACQUA E' PUBBLICA”

PAPA AD ASSISI, REGIONE UMBRIA IN FIBRILLAZIONE DOPO PROPOSTA DI MONSIGNOR PAGLIA