Gubbio e Gualdo

Santa Croce della Foce è tornata agli eugubini dopo 7 anni

La chiesa Santa Croce della Foce a Gubbio – che negli ultimi anni è stata oggetto di vari interventi di restauro e risanamento conservativo – ha finalmente riaperto ieri (18 luglio) dopo 7 lunghi anni. Nel lontano 2014, infatti, fu dichiarata inagibile dopo i vari terremoti che scossero l’Umbria.

La confraternita che la custodisce, l’unica in vita in città, ha cominciato a mobilitarsi per il suo restauro nel lontano 2009, quando la struttura aveva evidenziato importanti carenze strutturali. Il recupero è stato possibile grazie ad un’azione sinergica tra enti pubblici e privati che hanno consentito il restauro completo dell’edificio.

Il ministero delle Infrastrutture e Trasporti nel 2015, dai fondi del dissesto idrogeologico, ha stanziato l’importo di 2 milioni e 400 mila euro con l’utilizzo dei quali è stato possibile intervenire sul risanamento conservativo di tutta la struttura e sulla sistemazione delle aree a monte e valle. Con tale intervento, oggi sono a disposizione della confraternita di Santa Croce nuovi locali da utilizzare come sede sociale e il piano seminterrato, che diventerà uno spazio espositivo permanente.

Con la somma di 30 mila euro, messa a disposizione dal Fondo per l’ambiente italiano (Fai) con Intesa Sanpaolo nell’ambito del progetto “I luoghi del cuore”, censimento dei luoghi italiani da non dimenticare, è stato realizzato il restauro e il rifacimento pittorico del soffitto del presbiterio, andato perso oltre 40 anni fa. La chiesa, nel settimo censimento effettuato nel 2014, era risultata tra i beni più votati d’Italia con ben 12.329 preferenze, che avevano dimostrato il legame e l’attenzione verso un luogo tanto caro agli eugubini.

La chiesa di Santa Croce della Foce – situata nella parte più a nord di Gubbio – rappresenta un riferimento religioso e culturale per tutta la popolazione eugubina. Ogni anno, da oltre 5 secoli, nella tarda serata del Venerdì Santo ha inizio la suggestiva Processione del Cristo morto; la sacra rappresentazione segue un antichissimo itinerario cittadino che permetteva di mostrare la cinquecentesca immagine di Gesù crocifisso alla venerazione dei monasteri, dei conventi, delle confraternite e degli ospedali.

L’attuale situazione sanitaria e le contenute dimensioni del complesso – spiegano i responsabili della confraternita eugubina – ci hanno obbligato, a malincuore, a organizzare la cerimonia di sabato 17 luglio in forma riservata, mentre domenica 18 luglio in occasione della festa della Madonna del Carmelo tutta la cittadinanza ha avuto la possibilità di visitare la chiesa e ammirare l’intervento di restauro”. Le visite si sono tenute ieri fino alle ore 23.