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SANITOPOLI, L'INTERVENTO DI STEFANIA FILIPPONI. “IL TEVERE È SEMPRE PIÙ LARGO”

di Stefania Filipponi (*)

Le indagini giudiziarie sono di esclusiva competenza della Magistratura e non possono essere oggetto di strumentali valutazioni; vanno sempre rispettate, non soltanto quando colpiscono la parte avversa. Dura e senza appello deve essere, però, la condanna politica nei confronti di una classe dirigente che, malata di delirio di onnipotenza, ha istituzionalizzato il clientelismo, trasformando qualsiasi consultazione elettorale in un meccanismo di negoziazione: voti in cambio di favori e di posti di lavoro. Tutto è deciso da pochi secondo logiche e strategie di parte, con alleanze, complicità, silenzi e connivenze che nulla hanno a che fare con una autentica democrazia partecipativa. Sessant'anni di governo delle sinistre più che stabilità ha prodotto staticità, clientelismo e sacche di potere.

Dalle intercettazioni emerge uno spaccato inquietante, moralmente nauseante: una casta che ha costruito una ragnatela di potere politico-economico per fare affari in maniera spregiudicata e per tornaconto personale; una casta per cui uno stipendio da 1.500,00 euro rappresenta la soglia di povertà, con cui non si può vivere.

Ma attenzione: il Tevere è sempre più largo. È volutamente riduttivo liquidare la questione limitandola alla città di Foligno: la mala gestione interessa l'intera regione. Il problema del giorno non è come affrontare una corruzione endemica, che riguarda il sistema Umbria e che coinvolge un'intera classe politica regionale, nell'esercizio delle sue funzioni pubbliche, ma come approfittare della situazione per rispolverare le vecchie logiche accentratrici e campanilistiche di Perugia, per far prevalere un territorio in danno di un altro, per soddisfare le mire espansionistiche continuando con il collaudato metodo spartitorio. Le colpe di taluni amministratori non devono ricadere su Foligno: la città non lo consentirà.

Ci vorrebbe una rivoluzione dei valori, della legalità e dell'etica; mentre l'indagine segue il suo corso, si abbia il coraggio, tutti, di voltare pagina, di dare un segnale concreto di discontinuità per far recuperare ai cittadini la fiducia nelle Istituzioni.

(*) Impegno Civile Foligno