Perugia

Sanitopoli, le sigle degli “sponsor” nella lista degli infermieri da assumere

Al vaglio dei militari della guardia di finanza la graduatoria del concorso per infermieri per l’Azienda ospedaliera di Perugia che si è svolto nel 2018. In particolare, l’elenco dei candidati contenuto nella chiavetta usb sequestrata ad una delle indagate.

Un elenco nel quale compaiono 40 nominati registrati con il colore rosso. Candidati che, nella stragrande maggioranza dei casi (con una percentuale superiore al 90%) si sono piazzati entro la posizione numero 309, il limite valido per passare l’esame.


Concorso pubblici, le regole anti corrotti e raccomandati


Un traguardo raggiunto, in particolare, grazie ai 4 punti aggiuntivi assegnati. Punteggio ulteriore di cui hanno beneficiato, nel gran parte dei casi, proprio i candidati che nell’elenco risultano con il colore rosso.

Per gli inquirenti è il segno evidente di come il concorso sia stato pilotato secondo i desiderata di politici ed altre persone influenti.

Al vaglio dei finanzieri, in particolare, ci sono le sigle che compaiono accanto ai nominativi dei candidati segnati con il colore rosso. Per gli inquirenti quelle sigle indicherebbero gli sponsor che hanno segnalato quel nominativo. Ad alcune di queste sigle i magistrati hanno dato anche un nome e cognome (ovviamente si tratta dell’ipotesi accusatoria); per altri sono ancora in corso accertamenti.


Sanitopoli, il cardiologo sospeso dall’ospedale di Perugia


Intanto, martedì si terrà l’interrogatorio di Mauro Faleburle, il noto cardiologo, esperto di medicina sportiva con incarichi anche per il Perugia Calcio, che è stato sospeso per un anno dall’Azienda ospedaliera del Santa Maria della Misericordia perché indagato relativamente al concorso per due posti a chiururgia maxillo-facciale. Per lui i pm avevano chiesto addirittura gli arresti domiciliari. Ma il gip Valerio D’Andria ha disposto come unica misura la sospensione di un anno dal proprio incarico all’ospedale, mentre nessuna misura è stata assunta nei confronti di altri due indagati per lo stesso concorso (insieme all’ex direttore generale Emilio Duca e all’ex direttore amministrativo Maurizio Valorosi), il chirurgo cardiovascolare Massimo Lenti e il primario di chirurgia maxillo-facciale Antonio Tullio.