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San Gemini, mostra fotografica di Melissa Marchetti per la “Giostra dell'Arme”

Quando si crea qualcosa: un dipinto, un poema, una fotografia, la creatività viene da un’idea, da una sensazione, da un’emozione o dalla combinazione di idee, sensazioni ed emozioni che, in un qualche modo, ‘rinascono’ dalle nostre esperienze e prospettive. La creatività è il desiderio di esprimersi.

L'idea…Una donna è la storia delle sue azioni e dei suoi pensieri, di cellule e neuroni, di ferite e di entusiasmi, di amori e disamori. Una donna è inevitabilmente la storia del suo ventre, dei semi che vi si fecondarono, o che non furono fecondati. Una donna è la storia di piccolezze, banalità, è la somma del non detto. Una donna è sempre la storia di molti uomini. Una donna è la storia del suo paese. Ed è la storia delle sue radici e della sua origine, di tutte le donne che furono nutrite da altre che le precedettero affinché lei potesse nascere. Ma è anche la storia di una coscienza e delle sue lotte interiori.
Questo lavoro desidera aprire una riflessione sulle potenzialità comunicative e interattive di un ritratto fotografico, scrutare le dinamiche che si riescono a innescare a seconda dei soggetti. Attraverso l'obbiettivo si mostrano e si raccontano alcune protagoniste del cinema e del teatro. Ognuna di loro raccoglie i frammenti della propria identità lasciando allo sguardo di
Melissa Marchetti il compito di assemblarli in un immagine che riesca a raccontare una storia allo spettatore. La singola posa, gli abiti e gli scenari sono un tentativo di

disseminare indizi, suggerimenti, tracce di sé e del proprio universo femminile.

Davanti ciascuna fotografia il pubblico si affaccia come su una finestra di molteplici identità e, senza volerlo, inizia un gioco che lo conduce a guardare il singolo ritratto immedesimandosi in diversi punti di vista: quello della donna, di attrice, di regista, di protagonista, di madre, di figlia, di spettatrice, di lavoratrice, di personaggio pubblico e privato allo stesso tempo. Sono ritratti quelli di Melissa Marchetti che, oltre a lasciarsi guardare, mettono in moto dei meccanismi in cui lo spettatore gioca un

ruolo importante: egli è il sarto della trama di una storia, depositata nelle sue mani dallo sguardo di una fotografa.