Spoleto

Salvato dal Covid ringrazia Ospedali di Spoleto e Cascia | La lettera di un noto professionista

E’ una storia a lieto fine nella lotta al Covid, quella che un noto spoletino ha voluto condividere con  lettori di Tuttoggi per ringraziare il personale dell’Ospedale di Spoleto e del Reparto di riabilitazione di Cascia che lo hanno salvato dal virus.

A scrivere la lettera è il dottor Roberto Rossi, molto conosciuto e benvoluto in città e in Regione per la sua attività professionale di commercialista e consulente aziendale nonché per il suo impegno in favore di associazioni di volontariato.

Poche ma intense righe di gratitudine che dimostrano non solo la qualità delle cure ricevute, che lo hanno salvato dal Covid, ma anche la premura che i sanitari del nosocomio spoletino mantengono alta verso i parenti dei malati costretti a subire a distanza la degenza dei propri cari.

Desidero esprimere la mia più profonda gratitudine ai medici, infermieri ed a tutto il personale dei Reparti di Rianimazione e Medicina dell’Ospedale San Matteo degli Infermi di Spoleto, che hanno consentito di riabbracciare la mia famiglia, dopo un lungo ricovero a causa di polmonite bilaterale da Covid 19 e di alcune conseguenze connesse” scrive il dottor Rossi (nella foto sotto tratta da Facebook).

il dottor Roberto Rossi

Io e la famiglia non dimenticheremo la dedizione e le cure ricevute da professionisti determinati, capaci, scrupolosi e sempre disponibili nel fornire informazioni sostenendo, con l’umanità e la delicatezza necessaria, anche i miei familiari nei momenti più difficili di questo percorso.

Auguro che l’elevata qualità dei medici e del servizio sanitario in generale, offerto dal nostro Ospedale di Spoleto, venga apprezzata e riconosciuta come merita in ogni sede, presente e futura. Il nostro ringraziamento va anche agli specialisti esterni che hanno supportato i Reparti dell’Ospedale di Spoleto con la loro competenza e al dott. Giancarlo Martini, che con il suo team di fisioterapisti del Reparto di Riabilitazione di Cascia mi ha rimesso letteralmente in piedi, consentendomi di avviare quel lungo percorso di riadattamento ad una quotidiana socialità.

Concludo con un grazie di cuore al mio medico, dott. Alberto Trippetti, per la sua costante presenza e sollecitudine, e a tutti gli amici e conoscenti che sono stati vicini con il loro affetto , anche sostenendoci con le loro preghiere. GRAZIE DI NUOVO A TUTTI”.