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SALTA COMPRAVENDITA TRA MINISTERO DIFESA E COMUNE SPOLETO DEI TERRENI A PIAZZA D'ARMI. LA DENUNCIA DEL PDL

di Carlo Petrini (*)

Il Ministero della Difesa con lettera del 22/09/2009 ha comunicato al Comune di Spoleto la risoluzione del contratto preliminare stipulato dall'ex Sindaco Brunini per l'acquisto dei terreni di Piazza d'Armi.

Nella stessa, il Ministero comunica il trattenimento a suo favore della caparra versata a suo tempo dal Comune di Spoleto al momento della firma del contratto preliminare di € 836.660,18 oltre al risarcimento dei danni.

L'acquisto del terreno di Piazza d'Armi è già finito in Consiglio Comunale con un ordine del giorno da me presentato in data 23 Ottobre 2006.

Il Comune di Spoleto è stato più volte invitato dal Ministero per la definizione del contratto definitivo e quindi a onorare il debito, pari a € 4.741.074,33. Già da allora, si capiva chiaramente che le difficoltà economiche e finanziarie non permettevano di saldare la posizione debitoria in cui il Comune stesso si trovava nei confronti del Ministero, e Brunini dovette ammettere che stavano cercando altre strade, tra cui soluzioni alternative con trattative riservate per addivenire a una rateizzazione ventennale del debito contratto.

Ora si è giunti direi drammaticamente al capolinea, e non si dica che noi non l'avevamo detto.

Il Comune di Spoleto perde anche in questa vicenda, dopo il lodo Asfalti Sintex, un altro milione di Euro, e come se non bastasse, si è visto costretto ad aprire un contenzioso con il Ministero della Difesa, citando lo stesso a comparire presso il Tribunale Civile di Roma per tentare tramite le vie legali il recupero che riteniamo francamente assai arduo della caparra persa.

La delibera adottata per la copertura finanziaria volta all'acquisto dei terreni di Piazza D'Armi, prevedeva di alienare delle proprietà del Comune per un valore stimato di € 5.105.864,63 e per la parte restante accedere a mutuo di circa € 471.869,88.

L'A.C. ha proceduto alla sola vendita dei terreni facente parte dell'Azienda Agraria di S. Felice di Giano dell'Umbria incassando tra l'altro un valore minore rispetto al previsto ricavo presunto ipotizzato.

Tra le proprietà da vendere c'era anche l'ex Mattatoio che nel frattempo da una stima iniziale di circa 800.000/00 euro è lievitata a 2.000.000/ di euro, ma il bando di gara è andato deserto per ben due volte.

Noi avevamo il denunciato in Consiglio Comunale e sulla stampa che queste compravendite deliberate a colpi di maggioranza dall'allora Sindaco Brunini e tutta la sua Giunta compreso il Vice Sindaco Benedetti, ci sembravano fortemente rischiose e irresponsabili, e adesso i nodi sono al pettine.

Al riguardo delle decisioni intraprese esiste anche una serie di comportamenti in sede d'istruttoria che sarebbero poco chiari o quantomeno molto superficiali che sicuramente aggravano la posizione di chi si è assunto tali responsabilità.

A tal proposito comunque riteniamo assolutamente necessario l'intervento della Corte dei Conti alla quale trasmetteremo tutti i documenti in nostro possesso, affinché si definiscano eventuali responsabilità.

Ora ci ritornano in mente le promesse di queste Amministrazioni in campagna elettorale sulle tante annunciate cittadelle dello Sport che sarebbero dovute nascere, una volta a Piazza D'Armi, l'altra a Poreta, chissà ora cosa s'inventeranno?

(*) Capogruppo-Consigliere Comunale PDL