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SABATO INAUGURAZIONE DELL’ARCHIVIO STORICO COMUNALE DI SPELLO

Sarà ufficialmente inaugurato sabato 21 marzo alle 15.30 l'Archivio storico comunale di Spello nella nuova e prestigiosa sede della ex chiesa della Santissima Trinità in Via delle Banche, zona Prato.

Al taglio del nastro oltre al sindaco Sandro Vitali, saranno presenti il Soprintendente archivistico per l'Umbria Mario Squadroni e l'assessore regionale alla Cultura Silvano Rometti.Si conclude così il complesso progetto avviato nel 2006 che aveva visto l'approvazione congiunta della Soprintendenza e della Regione che assegnò un importante finanziamento per la realizzazione di questa importante opera. L'Archivio storico trova oggi una definitiva collocazione all'interno di un importante manufatto romanico recuperato nel 2000 con fondo pubblici. Si tratta in una singolare compresenza di un bene culturale, il materiale d'archivio, contenuto in un altro bene culturale come l'ex edifico sacro.

“Quando questa amministrazione si è insediata, nel 2004, la situazione dei beni archivistici era molto precaria e non era garantita la sicurezza, tanto meno la valorizzazione e la fruibilità di un patrimonio culturale che documenta la storia della nostra comunità – dichiara l'Assessore Liana Tili, che per prima ha affrontato la delicata problematica occupandosi dell'organizzazione della macchina comunale – “Abbiamo posto immediata attenzione alla situazione ed abbiamo individuato, tra gli immobili disponibili, sedi adeguate per l'archivio di deposito e per quello storico. Soprattutto per quest'ultimo era necessaria una sede non solo sicura ma anche consona al particolare valore dei beni culturali che avrebbe ospitato. L'ex chiesa della SS. Trinità offre all'archivio storico l'allocazione in un contesto di sicuro pregio storico ed architettonico. Trovare una sede non era evidentemente sufficiente – continua l'assessore – ma era necessario, infatti, provvedere alla riorganizzazione e ricollocazione del materiale archivistico e per questo il Comune di Spello si è dotato, tra i pochi in Umbria, di personale con adeguata competenza specialistica. Anche questo dimostra la particolare sensibilità dell'amministrazione verso beni culturali di primaria importanza”.

A seguito della conclusione del progetto di allestimento dell'Archivio la nuova sede conserva i seguenti archivi e fondi: “Archivio storico comunale preunitario e fondi aggregati (Epifani e Brigata di Spello della Gendarmeria Pontificia)” composta da 629 pezzi dal 1235-1860 e Inventario a stampa del 2003; “Archivio storico comunale postunitario e fondi aggregati (Collegio-convitto Vitale Rosi, Ufficio di Conciliazione, Patronato scolastico, Ramagini, Crispoldi)” con 2503 pezzi dal 1861-1968 e con inventario dattiloscritto del 2002; “Archivio delle Istituzioni di pubblica assistenza e beneficenza: Congregazione di carità, Ente comunale di assistenza, Istituti riuniti di ricovero” con 2756 pezzi dal 1624-1979 e Inventario dattiloscritto del 2002; “Archivio notarile comunale con annesso fondo giudiziario – di proprietà dello Stato”, con 900 pezzi circa dal 1370-1882 e schedatura sommaria dattiloscritta del 1982; “Archivio della Direzione didattica statale – di proprietà dello Stato” con 900 pezzi circa dal 1893-1963, per una consistenza totale di circa 6800 pezzi.

La chiesa della Santissima Trinità di Prato, che ospiterà l'archivio storico comunale, fu beneficio semplice della Collegiata di San Lorenzo. Due pubblicazioni edite nel 1864 e 1872 descrivono la chiesa, decorata quasi interamente da affreschi di notevole interesse, senza riferimenti allo stato di conservazione dell'edificio e dei dipinti. Più tardi l'Urbini (1897) dà notizia anche dello stato della chiesa «ridotta a fienile, per metà senza tetto».In seguito, la perdita totale della copertura ha causato la caduta degli affreschi. Attualmente la sopraelevazione del piano stradale copre la parte inferiore della facciata. L'edificio presenta caratteristiche comuni con altre chiese romaniche spellane della fine del XII secolo. Nel catino absidale restano pochissime tracce della preparazione dell'affresco già datati al secolo XV.Dalla controfacciata proviene la Crocifissione con ai lati la Madonna e i Ss. Giovanni Evangelista, Giovanni Battista ed Elena, visibile nella Pinacoteca di Santq Maria Maggiore. Fino al secolo scorso vi era conservato un dolio romano, oggi nell'atrio del Palazzo Comunale.