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Roy Paci e Aretuska alla festa del pd di Terni per il “Revolutionaretour”

Riccardo Foglietta

Ieri sera si è tenuto presso il palco centrale del parco “La Passeggiata” di Terni il concerto gratuito di Roy Paci & Aretuska, gruppo musicale di orientamento ska/jazz formatosi a Siracusa nel 1998, soprattutto per opera del trombettista e frontman siciliano Roy Paci. Il nome “Aretuska” deriva dalla fusione di due parole: “Aretusa”, nome della fonte presente a Siracusa, e “ska”, nome del genere musicale. Il concerto si è svolto nella cornice degli eventi della Festa del PD di Terni ed è contemporaneamente una tappa del “Revolutionaretour”, con cui Roy Paci e gli Aretuska offrono al pubblico dei loro concerti sia un’ampia retrospettiva musicale dedicata alla loro storia artistica (grazie ai grandi successi racchiusi nel best dal titolo “BESTiario Siciliano”), sia i brani più recenti, contenuti nell’album del 2010 “Latinista”. La formazione attuale della band comprende Roy Paci (voce e tromba), Cico (voce e coro), Michele “Mike” Minerva (al basso), Emanuele “ManoFunk” Pagliara (alla chitarra), Alessandro “Jah-Sazzah” Azzaro (alla batteria), Marco “Skalabrino” Calabrese (alle tastiere), Giorgio Giovannini (trombone), Gaetano Santoro (sax tenore e baritono), Massimo Marcer (alla tromba) e Itaita de Sa (alle percussioni). Nella sua incredibile carriera, lunga più di 25 anni, Roy Paci ha suonato, scritto, arrangiato, collaborato con artisti italiani come Negrita, Vinicio Capossela, Piero Pelù, 99 Posse, Bluebeaters, Subsonica, e stranieri quali Manu Chao, New York Ska Jazz Ensemble, Tony Levin, Gogol Bordello e Mike Patton. Tutta questa esperienza viene riversata nella musica proposta dagli Aretuska, raro esemplare di rock steady siciliano, le cui composizioni sono caratterizzate dal più classico degli up-tempo (o “levare”) di ispirazione giamaicana, condito da molti ingredienti quali lo swing, il tropicalismo sudamericano, lo ska-punk, il jazz, il reggae e la dancehall. Il risultato di questa esotica miscellanea, arricchito da testi di denuncia che hanno espresso una netta partecipazione alle problematiche del “popolo” (prove ne sono state le cover proposte di “Nuntereggae più” di Rino Gaetano e di “Bella ciao”), ieri sera è arrivato alle orecchie del numeroso pubblico presente al concerto, che ha ballato e cantato insieme alla band per tutta la durata dell’esibizione: se per molti artisti il palco si trasforma in un podio dove pavoneggiarsi, durante la performance di Roy Paci e degli Aretuska si respira un clima diverso, in cui gli elementi predominanti sono la semplicità, la voglia di divertirsi e di stare insieme.

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