Categorie: Dolce vita Spoleto

RISTORANTI SPOLETINI: IL CLUB DEI PIACERI SCENDE IN CAMPO E SPRONA I RISTORATORI A….

È apparso in un quotidiano locale un articolo che non poteva passare inosservato agli spoletini ed al Club dei Piaceri (nella foto da dx il presidente Emili con il vice Laureti n.d.r.). Vi era una accusa che dovrebbe indignarci e anche farci riflettere. La notizia è questa: la prestigiosa guida enogastronomia del “Gambero Rosso” cita un solo ristorante spoletino. E con toni non tanto lusinghieri. Si imputa alla nostra ristorazione di essere poco audace, con scarsa inventiva, ripetitiva e quasi noiosa.

Prima l’indignazione.

Nel panorama regionale, e non solo, Spoleto si è sempre distinta per l’ottimo livello dei suoi numerosi ristoranti. Tutti all’altezza di una tradizione di qualità che viene generalmente rispettata, che non si può e non si deve abbandonare.

Dice l’antico adagio: “ognuno è quel che mangia” e noi ci crediamo; l’enogastronomia è parte di una comunità, la sua storia, le sue peculiarità.

Dai tempi in cui non era scontato poter fare due pasti al giorno, quando non si buttavano nemmeno le interiora del pollo o la cotenna del maiale, noi non ci siamo abbattuti ma abbiamo creato, con quello che “cacciava casa” una serie di piatti così detti poveri e che ora invece sono chic, apprezzati per il loro gusto unico e sopraffino.

Noi abbiamo una lunga tradizione che vogliamo valorizzare. Non serviamo pomodori transgenici che in qualche grande città si è costretti a mangiare.

Comunque, chi ci segue e chi ha gustato i piatti dei ristoranti di Spoleto sa che la tradizione è solo il punto di partenza. I tanti cuochi locali la hanno nobilitata, rielaborando con discrezione, ed offrendo anche ottimo rapporto qualità prezzo. E’ noto che troviamo in tutto il mondo chef Spoletini e/o usciti dall’Istituto Alberghiero di Spoleto notoriamente fucina di talenti ed uno dei primi ed importanti di Italia.

Dunque la critica mossa alla ristorazione spoletina è, per noi, profondamente ingiusta.

E chi non ci crede lo invitiamo a cena!

Ora la riflessione.

Amici Ristoratori e Spoletini tutti, non è ora che certi giudizi non proprio lusinghieri vengano, garbatamente ma decisamente, rispediti al mittente?

D’altra parte ci risulta strano che altre città meno blasonate dal punto di vista gastronomico siano presenti con diversi locali al punto da farci sorgere perplessità che ci portano a non condividere i criteri di valutazione adottati.

Adesso scusateci ma andiamo a pranzo e, da persone banali e poco creative, il sushi l’abbiamo dato al gatto, col sashimi c’abbiamo ammazzato il sorcio, e noi ci mangiamo le strangozze, naturalmente alla spoletina!

Il Club dei Piaceri