Categorie: Foligno Politica

Ripopolamento centro storico: proposta di Sinistra Ecologia e Libertà

Sinistra Ecologia e Libertà, con una nota firmata congiuntamente da Ivano Bruschi, Capogruppo e da Matteo Santarelli, Consigliere Comunale, torna su un proposta che aveva portato all’attenzione dell’attuale governo della città di Foligno.
Ad un anno dall'insediamento dell'attuale governo della città, Sinistra Ecologia e Libertà presentò 10 proposte a basso costo, che avrebbero potuto contribuire a risolvere alcuni problemi. Tra queste dieci proposte una affrontava il tema del ripopolamento del centro storico, avanzando l'idea che potesse essere il comune ad offrire alle banche le garanzie per i mutui inerenti l'acquisto della prima casa da parte dei giovani precari. Misure simili a questa, sostengono Santarelli e Bruschi, sono state già attuate da altri comuni in Italia, come ad esempio Firenze, che hanno preso atto dell'impossibilità, per chi non titolare di un contratto a tempo indeterminato, di ottenere dalle banche un prestito. Proseguono poi riportando dichiarazioni degli agenti immobiliari di Foligno, secondo i quali “emerge la possibilità di ottenere un doppio risultato attuando un progetto come quello che abbiamo proposto: da un lato un piccolo ma concreto passo avanti per sostenere una generazione di precari a cui è stata ingiustamente sottratta la possibilità di costruirsi un futuro stabile e dignitoso, dall'altro un aiuto alle attività commerciali del centro-storico, le quali hanno bisogno di una clientela stabile che può essere costruita soltanto attraverso l'aumento del numero di residenti. Come ricordato dagli agenti immobiliari stessi, un processo di questo tipo sarebbe anche coadiuvato da prezzi che in questo momento in centro sono più bassi che in periferia e che quindi potrebbero attrarre soprattutto le giovani generazioni”.
Infine, i due rappresentanti di SEL aggiungono che “sostenere chi sceglie di acquistare una casa in centro significa stimolare il settore delle costruzioni a lavorare di più e meglio sulle ristrutturazioni e di meno sulle nuove costruzioni che hanno determinato la cementificazione della nostra campagna. Fermare il consumo di suolo si può, indirizzando gli investimenti dei folignati sugli edifici già esistenti e, in particolare, su quelle zone della città in cui abitare non equivale necessariamente a doversi muovere ogni giorno in automobile. Come si vede i benefici di una misura come quella che abbiamo proposto sarebbero molteplici: il Sindaco ci ascolti e cominci a costruire una politica complessiva per lo sviluppo del centro cittadino, per uscire finalmente dalla imbarazzante contraddizione rappresentata plasticamente dai palazzi di pregio vuoti assediati dalle auto di chi viene dalla periferia. E' tempo di lavorare per il cambiamento, siamo già in ritardo”.