Categorie: Economia & Lavoro Umbria | Italia | Mondo

Riforma del lavoro: Cgil Umbria incontra i parlamentari eletti nella regione

“I parlamentari umbri devono contribuire a modificare e correggere la riforma del mercato del lavoro che il Governo ha portato in Parlamento e devono giocare un ruolo importante a difesa dei cosiddetti esodati, che anche nella nostra regione, rappresentano una fetta importante di lavoratori oggi in gravissima difficoltà”: è questo, in estrema sintesi, il messaggio e l'invito che stamattina il segretario generale della Cgil dell'Umbria Mario Bravi ha rivolto ai parlamentari umbri che hanno partecipato all'incontro svoltosi presso la Camera del Lavoro di Perugia. Erano presenti per il Pd Anna Rita Fioroni, Carlo Emanuele Trappolino e Walter Verini e per il Pdl Franco Asciutti.
“Abbiamo voluto illustrare ai nostri parlamentari le 20 richieste di modifica che la Cgil ha avanzato alla commissione Lavoro del Senato – spiega Mario Bravi – a partire dall'esigenza di maggior chiarezza sul reintegro dei lavoratori in caso di licenziamento senza giusta causa, ma anche sulla lotta alla precarietà per la quale la distanza tra gli annunci propagandistici del Governo e il testo presentato è evidente”.

La preoccupazione per gli esodati – Oltre a questo, la Cgil dell'Umbria ha insistito molto sulla gravissima emergenza dei lavoratori esodati: “Anche nella nostra regione i casi sono moltissimi – sottolinea Bravi – basti pensare che nella sola ex Merloni di Gaifana sono almeno un centinaio i lavoratori che con la riforma Fornero si verranno a trovare sospesi in un limbo senza alcuna forma di reddito”.
Infine, la Cgil ha sottolineato ancora una volta la drammaticità della crisi economica che continua ad attraversare il Paese e l'Umbria e la “totale inadeguatezza” delle risposte di stampo liberista che puntano alla riduzione di diritti e salari. “La nostra realtà, caratterizzata da salari e pensioni più basse della media – ha osservato ancora Bravi – non si è certo salvata dai colpi della crisi, a dimostrazione del fatto che pagare meno chi lavora e tagliare il welfare non favorisce l'economia, anzi”.
I 4 parlamentari umbri presenti hanno assicurato il loro impegno sulle questioni poste dal sindacato e si sono detti disponibili a proseguire il confronto. La Cgil, da parte sua, ha annunciato che chiederà a Cisl e Uil di rendere strutturali questi confronti con deputati e senatori eletti in regione.