Cronaca

Rifiuti, tutti contro il Comune | I controlli? “Riguardano Arpa e Regione”

Cittadini, uniti in comitati, contro il Comune di Perugia. Sui rifiuti non si scherza, come si è dimostrato mercoledì a palazzo dei Priori durante il consiglio aperto alla cittadinanza. Una tariffazione puntuale e una raccolta differenziata lontana dai perimetri previsti sono alcune delle argomentazioni trattate. Davanti al sindaco Romizi e al vice sindaco con delega all’Ambiente Barelli, oltre a consiglieri di maggioranza e opposizione, i comitati di Umbria Rifiuti Zero, Borgogiglione, inceneritori zero e Legambiente hanno chiesto agli amministratori della città chiarezza sulle strategie in fatto di rifiuti.

Gesenu

A ripercorrere le vicende degli ultimi tre anni di Gesenu Urbano Barelli: dall’interdittiva antimafia all’inchiesta giudiziaria. “È il Comune ad essere stato truffato – spiega il vice sindaco – e gli omessi controlli su trattamento e discarica riguardano Arpa e Regione, non noi”.


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I comitati

Il porta a porta limitato all’acropoli – hanno detto ai microfoni della sala del consiglio –, che rappresenta una piccolissima percentuale degli abitanti, non può funzionare. Bisogna estendere il sevizio al resto della città. Siamo in ritardo, lo dimostra il 60% di raccolta differenziata raggiunta”.
Durante le due ore e passa di consiglio aperto si è parlato anche del modello Contarina, il consorzio che in Veneto si occupa della raccolta dei rifiuti. “In questa regione hanno raggiunto l’85% di raccolta differenziata – spiegano i comitati – anche le tariffe sono migliori delle nostre: 107 euro ad abitante contro gli oltre 230 che paghiamo a Perugia dove il 60% dei rifiuti urbani finisce ancora in discarica”.