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Referendum Stop Austerità, presentato il comitato Umbria

Uno stop per dire si. Questa la sintesi della presentazione ufficiale del Comitato umbro per promuovere il referendum “Stop Austerità” che si è tenuta stamattina a Perugia, Palazzo Donini. Tra i promotori firmatari erano presenti Valerio Marinelli (Pd), Mario Bravi (Cgil), Stefano Vinti (assessore regionale), Franco Calzini (Arci).

“La nostra è una battaglia politica, una battaglia di sinistra” ha detto in apertura Marinelli  “Una battaglia per quei cittadini che hanno sofferto le politiche di austerità dettate dal fiscal compact. Una battaglia anche per promuovere un’idea differente di Europa, di Italia, di Umbria”.

Stop – Il “No” è chiaramente rivolto alle politiche di austerità, dei tagli, dell’assenza di investimenti, dell’aumento della pressione fiscale imposte dall’Europa sin dal 2007. Dopo 7 anni i tempi sono maturi per leggere i risultati e capire che le scelte fatte non erano la risposta giusta alla crisi. “L’austerità è una battaglia politica economica e sociale sbagliata, di austerità di muore” ha detto Mario Bravi. E i dati che snocciola, lo confermano. Il taglio della spesa pubblica in Europa in questi anno è stata di 10 miliardi, il PIL ha risposto con un -1,8%, guadagnando un 65% di disoccupazione giovanile. Peggio ha fatto l’Italia che conta tagli complessivi per 18 miliardi e un PIL diminuito del 8/9%. L’Umbria ancora peggio della media Italiana.

Si – Il “Si” è verso un nuovo sviluppo che sia frutto di importanti investimenti pubblici “Ancora non passa l’idea che attraverso l’investimento pubblico e statale si possa ricreare un rilancio economico”. Così l’assessore Stefano Vinti, che sottolineato “Se i paesi del Sud Europa non rompono i trattati che sono per loro una ghigliottina, non riusciranno ad uscire dalla crisi” ribadendo che anche il governo regionale subisce i tagli e che le scarse risorse non permettono l’investimento in infrastrutture e servizi pubblici a servizio della comunità umbra. Anche e soprattutto per questi motivi i protomotori ribadiscono la natura costruttiva della battaglia di questo referendum: “La nostra non è una battaglia contro, ma diventa una battaglia creare”. 

Quando e dove – L’Umbria si è posta l’obiettivo di raccogliere 15mila firme entro il 30 di settembre. Punti di raccolta saranno organizzati davanti alle fabbriche, nei mercati e nelle feste di partito, coinvolgendo sindacati, lavoratori e cittadini. Ulteriori informazioni saranno disponibili nei prossimi giorni sul sito internet umbriastopausterita.it

Foto di Armando Allegretti